Una scatola di Paxlovid
2 minuti per la letturaVIA libera da oggi, anche nelle circa 19.000 farmacie presenti sul territorio, alla distribuzione, dietro presentazione della ricetta del medico di famiglia, dell’antivirale in pillola contro il Covid-19. La novità, introdotta dalla determina dell’Agenzia Italiana del Farmaco pubblicata in Gazzetta ufficiale, permetterà di rendere queste terapie più accessibili, come sottolinea Federfarma, e darà ai farmacisti un “ruolo decisivo per favorire la gestione ‘ordinaria’ della pandemia sul territorio”, precisa la Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi).
Il farmaco, spiega la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), “associa due farmaci antivirali: nirmatrelvir, che inibisce la replicazione della proteina Sars-CoV-2, e ritonavir, già utilizzato per trattare l’Hiv e oggi impiegato per aumentare i livelli di farmaci antivirali”.
Paxlovid, questo il nome del farmaco, “è indicato per il trattamento del Covid-19 in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 grave e va assunto a distanza di non oltre 5 giorni dall’inizio dei sintomi“.
Era prescrivibile, finora in Italia, per il trattamento del Covid-19 lieve-moderato nei soggetti a rischio e non ospedalizzati solo da parte dei centri Covid, che inseriscono i pazienti trattati in un registro di monitoraggio. Ora la prescrizione può essere effettuata anche da parte del medico di Medicina generale, su ricetta elettronica e previa compilazione del piano terapeutico Aifa.
Una volta ottenuta la ricetta, il medicinale sarà erogato gratuitamente al paziente in base al protocollo d’intesa siglato tra Ministero della Salute, Aifa, Federfarma Servizi, Federfarma, Assofarm, Farmacie Unite e Adf.
“Le farmacie – commenta il presidente di Federfarma Marco Cossolo – sono pronte a garantire la dispensazione del Paxlovid, per assicurare la tempestività del trattamento con gli antivirali orali, rivelatasi fondamentale per il buon esito della cura”.
Questo “renderà disponibile e facilmente accessibile il farmaco per il trattamento del Covid-19”, aprendo “una fase nuova nel contrasto alla pandemia, che incardina sul territorio le attività di prescrizione e dispensazione di questi medicinali”.
In questo modo, infatti, si attribuisce ai farmacisti e ai medici di medicina generale, “un ruolo decisivo per favorire la gestione ‘ordinaria’ della pandemia sul territorio”, dichiara Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi). Si tratta di “un passaggio fondamentale per rendere accessibili queste terapie, nelle grandi città così come nei centri più piccoli”.
Come già avvenuto con la somministrazione dei tamponi e dei vaccini anti-Covid, aggiunge Mandelli, “la capillarità delle farmacie può giocare un ruolo determinante a tutela della salute e come elemento di efficienza del Servizio sanitario nazionale. Dare ai cittadini la possibilità di ottenere più rapidamente l’antivirale, ritirandolo direttamente nella farmacia sotto casa, potrà consentire di ridurre la gravità della malattia e, dunque, la pressione sugli ospedali”.
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