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Uno degli stabilimenti della Pfizer

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«Siamo alla prima fase della sperimentazione» Pfizer per la produzione di una pillola anti-Covid che dovrebbe riuscire a bloccare il virus. Lo ha detto a Sky TG24 Valentina Marino, direttore medico di Pfizer Italia. «I tempi nella ricerca non sono mai un dato certo – ha spiegato – l’ipotesi è che entro fine anno avremo finito gli studi e che il farmaco sarà disponibile a partire dal 2022».

Il direttore medico dell’azienda farmaceutica ha poi commentato la possibilità di sospendere i brevetti per la produzione dei farmaci anti-coronavirus: «Si rischia discontinuità nella fornitura delle dosi necessarie a combattere la pandemia – ha spiegato – e un calo nella qualità dei farmaci, per efficacia e sicurezza». Sull’efficacia dei preparati contro le varianti ha aggiunto: «I dati dimostrano che i farmaci disponibili sono validi e funzionano».

«Lo scorso 30 aprile abbiamo inviato la richiesta all’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) per somministrare il nostro vaccino anche alla fascia d’età 12-15 anni. Stiamo aspettando i risultati, dovrebbero arrivare tra quattro settimane» ha detto Valentina Marino. Al momento in Italia il farmaco Pfizer-BioNtech può essere inoculato dai 16 anni in su. «A marzo sono partite anche le sperimentazioni sulle età comprese tra i sei mesi e gli undici anni – ha continuato – dovremmo arrivare all’autorizzazione tra settembre e novembre».

Sulle temperature di conservazione del vaccino, Marino ha spiegato che «possono essere alzate fino a 2-8 gradi per un mese dopo che il farmaco è stato tirato fuori dal box frigorifero in cui viene inviato alle strutture sanitarie. Abbiamo inviato richiesta di poter dare il via libera a questa modalità all’autorità regolatoria».

Commentando il caso di una ragazza 23enne a cui, all’ospedale Noa di Massa, sono state somministrate per errore sei dosi di vaccino Pfizer, Marino ha detto: «Non sappiamo cosa succederà perché non sono mai stati rilevati episodi analoghi. Al momento sta bene, verrà monitorata dai medici. Non dovrebbe succedere nulla di grave».


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