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ROMA – Crescono i nuovi casi giornalieri di coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, infatti, i nuovi contagiati sono 15.774 (in aumento rispetto ai 14.242 di ieri). Crescita che dipende sostanzialmente dall’aumento dei tamponi effettuati, 175.429, visto che il rapporto tamponi/positivi continua a scendere raggiungendo quota all’8,9%.

Purtroppo, pero, si registrano oltre 500 vittime anche nelle ultime 24 ore. Con le 507 vittime delle ultime 24 ore, tra l’altro. l’Italia supera la soglia degli 80 mila morti con il Covid-19, secondo i dati del ministero della Salute. Nel dettaglio, sono esattamente 80.326. 

I guariti nelle ultime 24 ore sono 20.532, mentre gli attualmente positivi si riducono di 5.266 unità, toccando quota 564.774.

La pressione sugli ospedali, secondo i dati del bollettino del Ministero della Salute, sembra allentarsi. Meno ricoverati (187), con un numero totale di 23.525 di persone attualmente negli ospedali, calo pure delle terapie intensive (-57) con 2.579 degenti. Il dato dei nuovi ingressi nelle rianimazioni conta però 165 nuovi pazienti. Le persone in isolamento domiciliare sono 43.098.

La Lombardia è la regione con più nuovi contagiati (2.245), seguita da Sicilia (1.969) e Veneto (1.884).

Le terapie intensive occupate da pazienti Covid tornano, a livello nazionale, sopra la soglia d’allerta del 30%, attestandosi al 31%, l’1% in più rispetto a 7 giorni fa. Cresce dell’1% rispetto a una settimana fa anche il numero dei posti letto in reparto occupati da pazienti Covid, che arriva al 37% e resta sotto la soglia d’allerta del 40%. Sono 10, però, le regioni che superano questa ‘soglia critica’, una in più rispetto al 6 gennaio. 

È quanto emerge analizzando i dati del monitoraggio dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativi al 12 gennaio.  

Intanto «il ministero della salute con una circolare ha indicato l’aggiornamento dei dati processati anche con il test antigenico rapido a partire dal 15 gennaio», ha reso noto l’assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato. L’aggiornamento dei dati riguarderà il bollettino nazionale quotidiano comunicato dal ministero della Salute.

I dati nazionali relativi al computo dei casi positivi al SarsCov2 terranno dunque conto anche del numero di casi rilevati con i test antigenici rapidi, come previsto dalla circolare firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza. La circolare riconosce appunto la validità dei test antigenici rapidi di ultima generazione nella definizione di caso Covid-19, nel solco delle indicazioni Ue.

Nella circolare approvata è richiesto alle Regioni di rendicontare separatamente il numero di test antigenici effettuati rispetto ai test molecolari.


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Francesco Ridolfi

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