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ROMA – Inversione di tendenza nei nuovi casi di contagio scoperti in Italia nelle ultime 24 ore ma, cosa ancor più preoccupante, si registra una netta impennata dei decessi che in un giorno raggiungono quota 887 per un totale di 62.626 vittime dall’inizio della pandemia.
Andando nel dettaglio, secondo il bollettino del Ministero della Salute che monitora la pandemia, i nuovi positivi sono 16.999, in crescita rispetto ai 12.756 di ieri. I decessi: 887 (ieri erano stati 499). Mentre sono 30.099 i guariti (dall’inizio della pandemia sono 1.027.994 le persone che hanno superato il coronavirus) che fanno sì che il numero degli attualmente positivi sia in flessione di 13.998 scendendo sotto i 700 mila e toccando così quota 696.527.
Il numero dei tamponi effettuati è pari a 171.586, con un rapporto tamponi/positivi che torna sotto il 10%, esattamente a 9,9.
Se da un lato aumentano i decessi dall’altro prosegue la frenata dei ricoveri: i pazienti nei reparti ordinari sono 29.088, con un calo di 565 unità, mentre le terapie intensive si riducono di 29 unità toccando il numero complessivo di 3.291 anche se si registrano 251 nuovi ingressi (in controtendenza rispetto ai giorni precedenti).
Le persone in isolamento domiciliare sono 664.148.
Sul fronte delle regioni il Veneto si conferma la regione con più contagi (4.197), seguita da Lombardia (2.093), Lazio (1.488) ed Emilia Romagna (1.453). Sopra i mille contagi anche Puglia (1.332), Campania (1.198) e Sicilia (1.059).
La situazione migliore, invece, in Valle D’Aosta (18 contagi), Molise (22) e Basilicata (46)
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