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ROMA – «L’allarme sulla difficoltà di far eseguire negli ambulatori i test sierologici per il personale della scuola, lanciato ancora ieri dai medici di medicina generale milanesi, segnala una indubbia criticità».
Lo afferma Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani.
«Di fronte a queste difficoltà è il caso di coinvolgere nello screening i farmacisti, che nel pieno dell’emergenza COVID-19, hanno espresso sul territorio una risposta efficace ed efficiente ai bisogni della popolazione. Ricordo che nelle farmacie è possibile dal 2009 eseguire test di prima istanza e problematiche quali lo smaltimento di materiali e dispositivi non rappresentano quindi un ostacolo, come non lo rappresenta un maggior afflusso di persone, visti gli orari di apertura e la capillarità dei presidi. In questo senso – prosegue Mandelli – andrebbe seguito l’esempio della Provincia autonoma di Bolzano, che ha coinvolto i farmacisti nell’esecuzione dello screening sul personale scolastico».
«Peraltro, questo screening – sottolinea il presidente della Fofi – non è il solo appuntamento importante di qui all’autunno: l’avvio della prossima campagna vaccinale contro l’influenza propone analoghi problemi di accesso alle prestazioni e anche in questo caso le farmacie possono contribuire in modo decisivo, come accade da tempo in diversi paesi europei: Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Svizzera e altri ancora. Come abbiamo più volte sostenuto questa non è una situazione normale e per affrontarla adeguatamente occorre applicare soluzioni innovative, per le quali abbiamo già dato la nostra piena disponibilità».
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