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Charles Michel e Giorgia Meloni

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Michel scrive a Meloni e agli altri leader Europei per aumentare l’impegno comune sull’immigrazione ma resta l’amarezza per il caso-karaoke del duo Salvini-Meloni

La settimana della discordia sui migranti e sulla tragedia di Cutro si conclude con la lettera del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a Giorgia Meloni, in cui chiede collaborazione all’Italia e alle altri capitali europee.

«È imperativo che i colegislatori continuino i lavori sul Patto per la migrazione e l’asilo, in linea con la tabella di marcia comune del Parlamento europeo e delle presidenze di turno del Consiglio, e in vista dell’adozione delle proposte prima della fine dell’attuale legislatura».

Tutto questo viene apprezzato dalla premier e dal suo entourage, perché il prossimo 23 e 24 marzo si riunirà il Consiglio europeo che dovrebbe confrontarsi proprio sui migranti. E anche se l’accordo appare ancora in salita, Palazzo Chigi verga una nota in cui esprime «sentito apprezzamento per le parole rivolte all’Italia dal Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Quanto affermato dal Presidente Michel è in piena sintonia con l’azione del governo italiano in Europa volta a una migliore gestione della migrazione e al contrasto del traffico di migranti».

LE POLEMICHE IN ITALIA CONTRO IL GOVERNO

Eppure le polemiche non si placano. Perché il numero dei morti a Cutro continua a salire arrivando a quota 76. E perché nella spiaggia di Steccato, proprio a Cutro, si svolge una manifestazione dal titolo “Fermate una strage subito”. Si tratta di un corteo di 5mila persone, promosso dalle associazioni aderenti alla ‘Rete 26 Febbraio’. I manifestanti attraversano il paese calabrese vicino Crotone per esprimere solidarietà alle vittime e alle loro famiglie.

Una croce realizzata con il legno della barca naufragata viene portata dall’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano che ammette: «A volte mi vergogno di essere occidentale». Sfilano fra gli altri Cecilia Strada, figlia di Gino, Luigi De Magistris, ex primo cittadino di Napoli.

Al corteo partecipa anche Riccardo Magi, segretario di +Europa: «Non si può non essere qua, oggi a Cutro, per chiedere verità e giustizia per le vittime del naufragio e per i loro familiari, ma anche per la democrazia, per lo stato di diritto. Quello che abbiamo visto nei giorni scorsi è incredibile e sconcertante: continua ad aggravarsi la mancanza di senso delle istituzioni del nostro governo». C’è anche Angelo Bonelli, deputato di Europa Verde, che ha parlato di «un dovere: quello di essere qui, oggi. Questa è l’Italia che resiste alla disumanità».

DALLA LETTERA DI MICHEL AL KARAOKE DEL DUO SALVINI-MELONI

Nelle stesse ore impazza un’altra polemica che riguarda la festa dei 50 anni di Matteo Salvini, organizzata a sorpresa dalla fidanzata Francesca Verdini. Nel corso della serata Salvini e Meloni si esibiscono in un karaoke, abbracciandosi e cantando assieme «La canzone di Marinella» di Fabrizio De André, che riguarda una ragazza morta annegata. Tutto questo il giorno dopo la missione dell’esecutivo a Cutro in cui nessuno del governo aveva trovato il tempo per visitare i parenti dei profughi morti.

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A questo punto i parenti delle vittime, anche loro presenti al corteo, sbottano: «Ennesimo schiaffo». Il sindaco di Bologna Lepore (Pd) la mette così: «Non ho parole». Per la capogruppo dem al Senato, Simona Malpezzi, «non omaggiano i morti, ma cantano», dimostrando «disumanità e cinismo». Quanto al PD, oggi è il giorno dell’Assemblea nazionale che incoronerà la neo segretaria Elly Schlein ed eleggerà il presidente che sarà Stefano Bonaccini, lo sconfitto delle primarie.


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