Joe Biden
3 minuti per la letturaJoe Biden era nella commissione del Senato Usa che avrebbe dovuto presentare un rapporto sul caso Italia alla vigilia del rapimento di Moro
Il Caso Moro divise il Paese in due, animando una vasta discussione pubblica sul piano dei principi. Da una parte i sostenitori del “partito della fermezza”, dall’altra i sostenitori del “partito della trattativa”. La celebre tragedia greca di Sofocle del 442 a.C., l’Antigone, risultava più attuale che mai. Aveva ragione Creonte a difendere le leggi e l’integrità dello Stato o Antigone a proteggere il singolo individuo? Chi è più importante e va salvaguardato per primo, lo Stato o la persona?
A un dilemma di queste proporzioni Moro, già molti anni prima di essere rapito, durante la prima lezione tenuta all’Università di Bari (3 novembre ’41), aveva risposto dicendo “la persona prima di tutto”.
Aldo Moro era un uomo con una visione di ampio respiro, le cui azioni politiche furono considerate talvolta un azzardo, si pensi all’alleanza con il Psi di Nenni prima e con il Pci di Berlinguer poi. Moro ha insegnato che a volte le persone più rivoluzionarie sono coloro che con pacatezza e in silenzio, ma anche con grande coraggio, sviluppano principi di progresso che scardinano dal di dentro un intero sistema, che per sopravvivere deve evolversi e trasformarsi. “Il domani non appartiene ai conservatori ed ai tiranni, è degli innovatori attenti, seri, senza retorica” diceva Moro nel 1963.
JOE BIDEN NELLA COMMISSIONE DEL SENATO USA CHE AVREBBE RELAZIONATO SUL CASO ITALIA-MORO
Dietro la strategia del confronto c’era il proposito di normalizzare il Pci rendendolo un partito di governo, così da assottigliare sempre più le differenze sostanziali tra i due grandi partiti di massa. Era questo un modo per risolvere lo stallo politico, per evitare che la Dc potesse perdere ulteriori consensi e al tempo stesso per offrire al Pci una via d’uscita dall’isolamento. Tuttavia le frange più intransigenti e radicali della Dc e del Pci, dell’Italia e dei Paesi Nato considerarono questo un rischio troppo elevato.
È caduta in oblio, ad esempio, la posizione che poco prima dell’attentato aveva elaborato la Sottocommissione per gli Affari Europei del Senato americano. Pochi sanno che il vice-presidente della commissione a stelle e strisce, incaricato di presentare il Rapporto, era un giovane senatore: Joe Biden. L’attuale presidente degli Stati Uniti d’America.
IL RICORDO DI ALDO MORO DI VALTER MAINETTI
Intanto, chi Aldo Moro lo ha conosciuto bene racconta che “a 45 anni dalla strage di via Fani il ricordo del Presidente Moro è sempre vivo in me, che sono stato prima di tutto suo studente”. È Valter Mainetti a parlare, azionista del Gruppo Sorgente.
“Aveva una visione della vita molto umana, era un cattolico vero, un uomo con un esemplare senso del dovere e con una coerenza assoluta tra pensiero ed azione; poneva l’uomo al centro dell’universo, con grande rispetto per ogni idea. Mi fa piacere ricordarlo nel ruolo di Professore di Istituzioni di Diritto e Procedura Penale presso la Facoltà di Scienze Politiche all’Università Sapienza di Roma, sempre puntuale, nonostante i suoi numerosi impegni all’estero: si fermava, dopo le lezioni, a parlare con noi nei corridoi, perché per lui il pensiero dei giovani rappresentava il termometro della società e delineava lo sviluppo della società”.
“L’umanità del Presidente era qualcosa di straordinario, anche la sua voce sempre pacata, creava attorno a sé un clima di grande attenzione e di assoluto silenzio. Si dedicava ai nostri problemi di studenti, grandi o piccoli che fossero, perché considerava prima di tutto il lato umano, coerentemente con la sua fede cattolica”.
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