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CATANIA – È terminata – con la richiesta di istruttoria da parte del Gup Nunzio Sarpietro – l’udienza preliminare a carico dell’ex ministro dell’Interno e leader della Lega Matteo Salvini, indagato per il presunto ritardo nello sbarco dei migranti dalla nave Gregoretti, salvati dalla Open Arms.

Il giudice potrà così fare una ricognizione e valutare gli elementi rilevanti per la decisione finale. Sarpietro ha disposto l’audizione per il prossimo 4 dicembre dei ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese e dell’ambasciatore Maurizio Messari.

In precedenza il pm Andrea Bonomo aveva chiesto per Salvini il non luogo a procedere.

Il gup ha anche disposto l’acquisizione di documenti sugli altri sbarchi avvenuti nello stesso periodo in Sicilia ed ha stabilito che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sentito nella prossima udienza fissata per il 20 novembre nell’aula bunker del carcere di Bicocca. Nella stessa data saranno sentiti anche gli ex ministri Toninelli e Trenta.

«Ho sentito finalmente da parte di un giudice che quello che abbiamo fatto non lo abbiamo fatto da soli», ha detto Salvini in conferenza stampa con la legale Giulia Bongiorno, che si è presentata in sedia a rotelle per un incidente avvenuto in Tribunale.

«Giulia Buongiorno entra in tribunale con le sue gambe ed esce in sedie a rotelle – ha sottolineato Salvini – E’ surreale che una lastra di marmo sia finita sulla caviglia di un avvocato. È stata soccorsa immediatamente dagli operatori del 118. Chiedo al ministro Bonafede se in un tribunale della Repubblica si stacchino lastre di marmo. Si chiuderà un processo e se ne aprirà un altro. L’immagine che diamo all’Italia al resto del mondo è particolare».

Dal canto suo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiamato in causa dal gup Sarpietro, ha dichiarato che «ovviamente sono assolutamente a disposizione, riferirò se la magistratura chiama, ci mancherebbe. Un responsabile politico deve subito rispondere» alla chiamata dei magistrati «e io riferirò di tutte le circostanze di cui sono a conoscenza, in piena trasparenza come ho sempre fatto e sempre farò».


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