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ROMA – Il Consiglio dei ministri ha approvato il Family Act, un “significativo provvedimento normativo” a sostegno della genitorialità e della natalità, come l’ha definito il premier Conte. Composto da 8 articoli vede, tra le novità più rilevanti, l’introduzione di un assegno universale attribuito indistintamente in una quota base a tutti nuclei familiari con uno o più figli fino ai 18 anni, cui viene aggiunta una quota variabile determinata per scaglioni dall’indicatore Isee.
Si tratta di un assegno mensile che verrà corrisposto dal settimo mese di gravidanza e che non concorre alla formazione del reddito imponibile. Sono previsti interventi di sostegno con contributi che possono coprire anche l’intero ammontare delle rette degli asili nido, dei micronidi, delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia; sostegno sia per le spese sostenute per i minori affetti da patologie fisiche, sia per le spese documentabili per l’acquisto di libri scolastici per ciascun figlio, per le spese sostenute per le gite scolastiche, all’iscrizione o abbonamento ad associazioni sportive e i corsi di lingua, arte e musica.
Nel ddl cambia anche le modalità dei congedi, per i neo papà infatti il periodo sale a un minimo di 10 giorni nei primi mesi di nascita della figlia o del figlio. E’ stato introdotto un permesso retribuito, di almeno 5 ore nell’arco di un anno scolastico per i colloqui con i professori; l’introduzione di modalità flessibili nella gestione di congedi; una durata minima di 2 mesi di congedo non cedibile all’altro genitore. Nel Family Act c’è anche un articolo per incentivare il lavoro femminile. Previste quindi la detraibilità o la deducibilità di una percentuale delle spese sostenute per gli addetti ai servizi domestici o assistenza di familiari con deficit di autonomia; sono previste misure per attuare una modulazione graduale della retribuzione del lavoratore, nei giorni di astensione per malattia del figlio e misure premiali per i datori di lavoro che promuovono una piena armonizzazione tra vita privata e lavoro, come ad esempio, lavoro flessibile, smart working, telelavoro.
Sono previste, infine, detrazioni fiscali delle spese sostenute per acquistare libri universitari, ma anche detrazioni fiscali delle spese relative al contratto di affitto di abitazioni per i figli maggiorenni iscritti a un corso universitario; agevolazioni fiscali per l’affitto della prima casa per le giovani coppie, di cui almeno uno dei due non abbia superato 30 anni al momento della presentazione della domanda.
In collaborazione con Italpress
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