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Una manifestazione No vax

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Oltre alla perdita di vite umane, indiscutibilmente grave, l’impatto economico dei ricoveri per mancate vaccinazioni vale circa 64 milioni di euro al mese a carico del Sistema Sanitario Nazionale. È risultato del lavoro condotto dalla Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che da marzo 2020 stila un report settimanale – quello in questione è l’Instant Report 68 “Analisi dei modelli organizzativi di risposta al Covid-19” del 07 Ottobre 2021- per “presentare un confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-COV-2”.

L’indagine, frutto di un gruppo di lavoro formato anche dal Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario (Cerismas) e dal Centro di ricerca e studi sulla Leadership in Medicina dello stesso ateneo  romano, dalla Sezione di Igiene – Dipartimento di Scienze della Vita e Sanità Pubblica Facoltà di Medicina e Chirurgia «A. Gemelli» e dal Gruppo di Organizzazione Aziendale Università Magna Graecia di Catanzaro, ha quantificato la spesa  della sanità pubblica  per curare i pazienti ricoverati in ospedale in Area Medica  e  per quelli in  Terapia Intensiva, per effetto della mancata vaccinazione, nel periodo tra il 20 agosto 2021 e il 19 settembre 2021.

Partendo dai dati pubblicati sul Sito Ufficiale della Protezione Civile aggiornati al 07 ottobre 2021, l’indagine ha evidenziato un’Italia contrassegnata da “due pandemie diverse che corrono assieme”, quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati, che corre molto più velocemente. Ma anche un Paese dove la campagna di richiamo con la terza dose di vaccino, per le categorie indicate dal ministero della Salute, procede a macchia di leopardo. Al primato della regione Molise, che vanta il maggior numero di “richiamati” – 1.280 ogni 100 mila abitanti – si contrappone la Valle d’Aosta, regione che è fanalino di coda per le terze dosi somministrate, inferiori all’unità (0,91) per 100 mila abitanti. I dati si riferiscono naturalmente alla popolazione di età superiore ai 12 anni.  

Valutando l’incidenza settimanale della diffusione del Covid-19 ogni 100mila abitanti, calcolata tenendo separate la popolazione non vaccinata, vaccinata incompleta e vaccinata, il gruppo di lavoro coordinato dal professor   Americo Cicchetti ha evidenziato una serie di cause/effetti. Nella popolazione vaccinata le infezioni si fermano a 24,98 ogni 100mila abitanti a settimana, nella popolazione non vaccinata l’incidenza è pari a 140,36 ogni 100mila abitanti, ovvero è superiore di un fattore 5.  In media, in Italia, il 12,73% dei ricoverati per Covid-19, oltre un malato su dieci, ricorre al ricovero assistenziale in terapia intensiva. 

Costa circa 1700 euro al giorno la terapia intensiva per 15 giorni di degenza media. Partendo dai dati diffusi dall’ISS attraverso i Bollettini settimanali – percentuale di persone vaccinate nella popolazione generale, casi di infezione da SARS-CoV2, casi ospedalizzati, ricoverati in terapia intensiva e deceduti per stato vaccinale – negli ultimi 30 giorni (rispetto alla chiusura dell’indagine), l’Altems ha “valorizzato economicamente” il costo dei pazienti non vaccinati, differenziando il “peso” della spesa in base alla gravità. Per i pazienti ricoverati per l’intero periodo di ospedalizzazione in Area medica (Medicina interna, Pneumologia, Malattie infettive e altro), la degenza è pari a 11,3 giorni.  Sale a 14,9 giorni per i pazienti che transitano dalla Terapia intensiva (Area Critica)”. Il costo giornaliero in area Medica è stato stimato pari a 709,72 euro, quello per il paziente in Terapia intensiva è quasi doppio, pari a 1.680,59 euro. Per la stragrande maggioranza dei pazienti non immunizzati, il costo del SSN si sarebbe potuto evitare, se fossero stati vaccinati.  Altri casi, viceversa, si sarebbero verificati ugualmente, a causa della efficacia vaccinale inferiore al 100%. Fra i vaccinati, 1,51 persone ogni 100mila abitanti finiscono in Area Medica e 0,11 persone ogni 100mila abitanti in terapia intensiva.  Il 94% dei non vaccinati ospedalizzati, oltre 9 su dieci, non sarebbe stato ricoverato se si fosse sottoposto a vaccinazione. Una percentuale che sale, per i ricoverati in terapia intensiva non vaccinati, al 96%. In cifre, nel periodo tra il 20 agosto 2021 e il 19 settembre 2021 gli ospedalizzati non vaccinati che avrebbero evitato il ricovero in Area Medica se vaccinati sono pari a 5.798, quelli dell’Area Critica sono pari a 691. E il SSN avrebbe risparmiato oltre 63 milioni (63.811.181,41, per la precisione), di cui i due terzi, pari a 46.501.415,30 per le ospedalizzazioni in Area Medica e 17.309.766,11 per le ospedalizzazioni in terapia intensiva.


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