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Palazzo Chigi

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È composto da 32 articoli il testo approvato dal Consiglio dei ministri sulla concorrenza e contiene norme che interessano telecomunicazioni (con la revisione del progetto della Rete unica), taxi, colonnine di ricarica e Rc auto. La norma sulla revisione delle concessioni per spiagge e ambulanti è stata stralciata, così come quella sulla mobilità dei notai.

Obiettivo del ddl si legge nel primo articolo, è «promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni», oltre che «rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati» e «garantire la tutela dei consumatori».

LE MISURE E LE PROTESTE

Sugli stabilimenti balneari si è preferito prendere tempo e il provvedimento si limita fornire al governo la delega per adottare un decreto legislativo «per la costituzione di un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori».

In sostanza, come per il Catasto, verrà avviato un censimento per conoscere nel dettaglio chi gestisce cosa, la durata delle concessioni stesse, i canoni versati. Tra le principali novità in arrivo c’è una stretta sui poteri di nomina dei dirigenti ospedalieri. Sul fronte dei taxi, il governo viene delegato a emanare un decreto legislativo per la revisione della disciplina.

È bastato quest’annuncio per accendere la protesta della categoria. Annuncia il coordinatore dell’Usb Taxi, Riccardo Cacchione: « Siamo pronti a fermarci da Natale fino a Pasqua», ossia per tutto il periodo durante il quale il governo dovrà predisporre il decreto in materia di trasporto pubblico non di linea. «Si prospettano sei mesi durissimi per noi ma anche per loro», avverte.

Per stemperare gli attriti, l’Autorità di regolazione dei trasporti ha annunciato l’avvio di un procedimento per l’approvazione di “Linee guida” sull’adeguamento del servizio taxi, indicendo al riguardo una consultazione pubblica, per raccogliere le osservazioni di Regioni e Comuni, ma anche degli operatori economici (tassisti, piattaforme di intermediazione), delle associazioni dei consumatori e, in generale, di tutti gli stakeholder. Secondo quanto riporta un comunicato, il documento posto in consultazione è frutto dell’esperienza maturata in questi anni dall’autorità con la propria attività.

RETE UNICA

Novità non meno rilevanti per il settore delle telecomunicazioni. Secondo le indiscrezioni sarebbe stata elaborata una nuova versione del piano per la Rete unica per rispondere alle preoccupazioni della Commissione europea sugli effetti di una combinazione con Open Fiber sulla concorrenza. In particolare, riferisce l’agenzia Bloomberg, l’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi avrebbe condiviso l’idea di andare in minoranza nella società che gestirà la rete. Un passo che la Borsa ha accolto con un rialzo del 4,5% a 0,32 euro.

Fonti del gruppo telefonico fanno sapere che non c’è nessuna decisione al riguardo e il consiglio d’amministrazione non ha mai esaminato la delibera. Tuttavia l’ultima trimestrale ha deluso il principale azionista di Tim. Vivendi, facendo sapere di avere comunque una visione di lungo periodo, chiedeva un cambio di passo al manager, le cui strategie non stavano portando i risultati sperati. Da qui la convocazione di un nuovo cda per l’11 novembre.

GLI ALTRI INTERVENTI

Gli altri provvedimenti più importanti riguardano l’installazione di colonnine pubbliche, operazione che verrà messa all’asta. Per accelerare la realizzazione delle reti ultraveloci, gli operatori dovranno coordinarsi tra loro e condividere i costi se stanno lavorando nella stessa aerea. Viene ampliata la possibilità’ di risarcimento diretto per l’Rc auto: sarà possibile ottenere l’indennizzo del danno direttamente dalla propria compagnia assicuratrice che poi potrà rivalersi nei confronti di quella del soggetto che ha causato il sinistro o ha contribuito a causarlo.

DRAGHI IN CDM

«Il provvedimento contiene molte misure utili, in un ampio raggio di settori – ha detto il premier Draghi nel suo intervento in Consiglio dei ministri – Adempiamo a tutti gli obblighi che avevamo assunto con il Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Il premier ha esemplificato i provvedimenti più importanti: vale a dire la delega per il riordino dei servizi pubblici locali, e una per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. «Abbiamo inoltre modificato alcune norme in materia di gestione dei rifiuti. In materia di salute, abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità».


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