Il ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao
2 minuti per la letturaSi avvicina la scadenza del 30 aprile entro la quale il piano italiano del Recovery Fund andrà presentato a Bruxelles. Il testo comincia a prendere forma: il ministro Colao, in audizione a Montecitorio, ha annunciato che entro i 5 anni di validità del programma la fibra ottica coprirà tutto il Paese. Vuol dire che i maggiori investimenti saranno indirizzati al Sud, che oggi accusa i ritardi maggiori. In contemporanea Draghi e Cingolani a Palazzo Chigi si sono occupati di mobilità green. Per questo hanno incontrato il presidente di Stellantis, John Elkann, e gli ad di Eni (Claudio Descalzi), Enel (Francesco Starace), Snam (Marco Alverà) e Terna (Stefano Antonio Donnarumma).
CHANCE IMPERDIBILE
Ma è sulla fibra ottica che si concentrano le maggiori attenzioni. Il 65% delle famiglie italiane non usufruisce di internet veloce o non ha accesso a una connessione a fibra ottica. Il ritardo, concentrato soprattutto al Sud, va coperto entro i 5 anni di validità del Recovery Fund. «Next Generation Eu è un’opportunità imperdibile che sarebbe assurdo sprecare a causa delle lungaggini politiche e amministrative» ha detto il ministro.
Per questo bisogna mettere a sistema tutte le risorse – finanziarie, imprenditoriali e tecnologiche – senza impiccarsi a improbabili progetti. Colao, correttamente, non ha commentato le vicissitudini societarie di Tim, Open Fiber e Cassa depositi e prestiti. Il mestiere del governo non è quello di perseguire alchimie aziendali, («soprattutto in presenza di società quotate in Borsa») ma di garantire che tutti abbiano accesso, nel più breve tempo possibile, a connessioni veloci.
E così la Rete Unica, di cui si parla da anni, diventa la “Rete degli intenti” e il ministro non ne vuole più parlare. «Non dobbiamo aspettare gli eventi, ma dobbiamo pianificare, oggi, interventi che i cittadini possano apprezzare nella loro vita quotidiana».
LA TABELLA DI MARCIA
La tabella di marcia è definita. Le gare per la copertura delle aree grigie inizieranno a fine 2021: l’obiettivo è terminare il processo a inizio 2022. La mappatura, con gli impegni a tre anni degli operatori, inizierà a maggio e durerà 30-45 giorni, poi potranno essere fatti i bandi. Le frecce nell’arco sono i fondi europei, anche se non svela i numeri che, secondo rumors, come aveva anticipato, sarebbe riuscito a portare a 49 miliardi di euro.
Sul fronte della domanda «attendiamo l’approvazione, da parte della Commissione europea, delle misure relative alla fase 2 dei cosiddetti voucher a supporto dell’accesso alla rete di famiglie e imprese. Appena ottenuta, avremo circa 900 milioni di euro a disposizione di imprese e cittadini».
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