Il palazzo comunale di Bari
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Dei 2,8 miliardi del Pnrr riservati alla rigenerazione urbana e all’edilizia residenziale pubblica, ben 400 milioni arriveranno in Puglia. La regione di Emiliano, quindi, si accaparra quasi il 15% delle risorse, risultando la prima anche per numero di progetti approvati dal ministero guidato da Giovannini, ben 21. Segue il Lazio con 14, Lombardia 12, Emilia Romagna 12, Piemonte e Toscana 11, 9 per la Campania e Marche, 8 per il Veneto, 8 per la Sicilia, 7 per la Calabria, 6 per la Liguria, 4 per il Molise sino all’unico progetto per la Basilicata.
Il 40% delle risorse al Sud
In totale sono 159 i piani approvati, il decreto firmato dal ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, assegna i fondi per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua), il 40% è stato destinato al Sud. Gli interventi sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare i luoghi degradati delle periferie. I fondi ammontano esattamente a 2,82 miliardi: 2,8 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020.
I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati dall’Alta commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di “non arrecare danno significativo all’ambiente” e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico. Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati entro il 31 marzo 2026, per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria.
Progetti “pilota”: 5 su 8 sono delle Regioni del Mezzogiorno
Sono 8 i “progetti pilota” considerati ad alto rendimento tra i 159 interventi, di cui 5 riguardano il Sud. Tra questi, uno è stato presentato dal Comune di Bari, un altro è stato depositato dall’amministrazione di Messina ed è volto al risanamento di aree periferiche attraverso la demolizione di vecchie abitazioni.
In Calabria, il progetto pilota è quello di “Lamezia Spazio-Generazione 2021” che punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà. Sono stati anche promossi interventi per migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile sul territorio di Lamezia Terme e per la riqualificazione del lungomare. In Molise sono previsti interventi per la funzionalità e la rigenerazione di aree degradate che insistono soprattutto a Campobasso e in provincia, con il potenziamento di infrastrutture e servizi di prossimità e la creazione di punti di aggregazione per favorire l’integrazione di gruppi sociali.
La distribuzione dei fondi
Alla Puglia, come detto, complessivamente sono stati assegnati circa 400 milioni; alla Lombardia 182, alla Toscana 162 milioni, all’Emilia Romagna 161, 134 milioni alla Campania, 120 alle Marche, 116 sia a Sicilia che Veneto, 98 alla Calabria, 55 alla Sardegna, 45 al Friuli e 15 alla Basilicata. Dalle 10 città più grandi d’Italia, come Milano e Bari, fino ai centri più piccoli, con per esempio la messa a disposizione del parco del sito archeologico dei Volumni vicino a Perugia o il recupero dell’ex macello comunale di Trani per realizzare alloggi.
La Conferenza Unificata e il successivo decreto ministeriale di Enrico Giovannini hanno dato il la alla distribuzione dei fondi. Edifici pubblici come l’ex caserma Lamarmora di Livorno saranno trasformati per ospitare abitazioni ad uso temporaneo, attività sociali e di coworking, ad Olbia saranno realizzate con circa 12 milioni di euro palazzine di edilizia residenziale sociale, servizi per la cittadinanza, la terza età e spazi verdi, a Corigliano e Rossano in Calabria saranno migliorati servizi e attrezzature per combattere lo spopolamento e fare un salto di qualità nelle condizioni abitative.
A Bari il progetto più importante per valore economico
Tra i progetti più importanti per valore economico e urbano c’è quello del Comune di Bari che riguarda la riorganizzazione del nodo ferroviario, con interventi di ricucitura urbana tra il centro storico e i tre quartieri Carrassi, San Pasquale e Madonnella, che da solo vale 100 milioni di euro ed è inserito tra gli otto “progetti pilota” ad alto rendimento. Sempre a Bari sarà finanziato il progetto “Made in San Pio”: demolizione dei corpi di fabbrica destinati a commercio oggi abbandonati, riqualificazione energetica degli edifici e aumento degli alloggi sociali.
Nell’area metropolitana tre progetti coinvolgono 39 Comuni per il recupero di 53 immobili dismessi, orti urbani e giardini di quartiere e la ristrutturazione di un migliaio di alloggi popolari. Altri tre progetti ad Altamura prevedono la riqualificazione di piazze e il recupero edifici storici da adibire a hub di formazione digitale, housing sociale e botteghe artigiane.
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