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ROMA – Nel periodo gennaio-luglio, secondo i dati del Mef, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 230.948 milioni, segnando una riduzione di 19.195 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-7,7%).

La variazione negativa riflette sia il peggioramento congiunturale sia le misure adottate dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. A luglio le entrate tributarie hanno registrato una variazione negativa di 5.212 milioni (-10,5%) che deriva dall’andamento delle imposte dirette (-3.068 milioni, -9,3%) e di quelle imposte indirette (-2.144 milioni, -12,6%).

Le imposte dirette ammontano a 138.204 milioni, con un incremento di 2.371 milioni (+1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2019. Il gettito Irpef si è attestato a 105.515 milioni (-1,7%).

La flessione è riconducibile principalmente all’andamento delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (-8,7%) e delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-9,5%), mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico registrano un incremento pari al 5%. L’Ires mostra un incremento di 2.478 milioni (+19,9%).

Le imposte indirette ammontano a 92.744 milioni con una diminuzione tendenziale di 21.566 milioni (-18,9%). Il notevole calo è imputabile principalmente alla diminuzione dell’Iva (-12.208 milioni pari a -17,6%) e in particolare alla componente scambi interni (-9.951 milioni pari a -16,3%), per effetto del rinvio dei versamenti. Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si è attestato a 4.845 milioni (-1.629 milioni, pari a -25,2%).

In collaborazione con Italpress


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