Mario Draghi
4 minuti per la letturaThe Economist incorona Mario Draghi: “Italia Paese dell’anno”. Secondo il settimanale britannico, il nostro Paese “è cambiato” grazie a Draghi, “un premier competente e rispettato a livello internazionale”.
C’è “una maggioranza che ha sepolto le divergenze a sostegno di un programma di profonde riforme” in vista dei fondi del Recovery e un’economia che si sta riprendendo meglio di quelle francesi e tedesche, scrive la rivista, mettendo però in guardia sul “pericolo che questa insolita esplosione di governance possa subire un’inversione” se Draghi andasse al Quirinale, lasciando il posto ad un premier “meno competente”.
L’Economist ricorda di aver spesso criticato i leader del nostro Paese, a partire da Silvio Berlusconi: “A causa della debolezza dei suoi governanti, gli italiani nel 2019 erano più poveri rispetto al 2000. Ma quest’anno l’Italia è cambiata”.
Per il settimanale “è impossibile negare che oggi l’Italia sia in un posto migliore rispetto a dicembre del 2020 e per questo è il nostro Paese dell’anno. Auguroni!”. È questo il colpo ad effetto di una giornata che aveva fatto registrare un particolare incrocio di sguardi.
Infatti c’è un momento in cui, durante l’incontro tra Papa Francesco e il presidente Mattarella, i loro volti si avvicinano, quasi si sfiorano con le guance. Mattarella ha già salutato il Papa, ma sembra volere restare oltre i tempi del rigido protocollo- Forse non gli ha raccontato tutto, come avrebbe voluto. Forse voleva qualche altro istante per parlare con lui.con l’uomo dalla lunga veste bianca Un attimo di esitazione, poi il Capo dello Stato fila via, lungo un corridoio ricco di carte geografiche. Non ha quasi il tempo di ascoltare le parole del Papa che archiviano la giornata, tutto è avvenuto a porte chiuse. Il momento del congedo, nelle stanze vaticane si è concluso dopo 45 minuti.
E in quei minuti cala il sipario tra un Papa al quale i 6 nipotini di Mattarella hanno fatto festa ed un Capo dello Stato sensibile più che mai ai temi dell’apostolato di Bergoglio. Forse sono anche loro i protagonisti della giornata. La figlia Laura è la loro tutrice. Francesco è di buon umore, scherza subito con loro. “Che cosa ne pensate della visita del nonno?” È una richiesta quasi in punta di piedi. Risponde una ragazza: “Sarà un bel ricordo”. Un altro cerca di fornire più particolari. “È la terza volta che ci incontriamo, ma è la prima che ci parliamo direttamente”. Dai loro volti, pieni di gioia, si intuisce che hanno oltremodo gradito, la trasferta è stata, per loro, come una gita delle scuole a primavera.
La giornata è ridente, il sole di Roma splende sui colli. Papa Francesco è in forma. Sottopone i suoi ospiti alla tradizionale domanda. Sembra che abbia timore quando chiede: “Pregate per me, se non ve la sentite di pregare per me, mandate buone ondate (di felicità, ndr) non pregate contro”. E’ una domanda entrata nella liturgia vaticana. Come se fosse un dono. Francesco rispetta la tradizione. E regala a Mattarella i volumi dei documenti papali contenenti il Messaggio per la pace per il 2022, che non è ancora stato pubblicato. Ma lo sarà presto, il primo gennaio.
Inoltre il Pontefice dona a Mattarella una pittura in ceramica che raffigura la basilica di San Pietro vista dalla parte dei Giardini vaticani. Tra i volumi dei documenti, c’è anche il documento sulla Fratellanza umana, il libro sulla Statio Orbis risalente al 27 marzo 2020 a cura della Lev. Mattarella, durante la visita avrebbe fatto intendere che il documento sulla Fratellanza umana sarebbe stato l’argomento sul quale si sono confrontati Mattarella e Francesco.
Il Capo dello Stato ha ricambiato con altri regali. In primo luogo con una stampa con Veduta di Roma dal Quirinale. Ed un volume rarissimo, appena restaurato: la Madonna del Cucito, l’affresco di Guido Reni che si trova nella cappella dell’Annunciata al Quirinale.
Proprio davanti a questa madonna, Bergoglio e il Capo dello Stato si sono fermati in preghiera, nel giugno 2017, durante la visita di Francesco. Il dipinto era stato commissionato da Paolo V a Guido Reni all’inizio del Seicento. Pochi anni fa è stato restaurato.
Dopo lo scambio dei doni, il presidente ha lasciato la biblioteca privata del Papa ed è stato ricevuto dal Segretario di Stato, Pietro Parolin. Durante questo colloquio Mattarella è stato accompagnato dalla figlia Laura.
Tra Francesco e il presidente della Repubblica c’è stato da sempre un intenso feeling ed una partecipazione sui temi della pace. Dal primo incontro, il 18 aprile 2015, si sono visti molte volte in Vaticano. Nel maggio 2017 è stato il Papa a fargli visita al Quirinale. Mattarella ha partecipato a diversi appuntamenti pubblici, presieduti da Francesco, sia a Roma che in Vaticano, come l’incontro di preghiera per la pace tra le grandi religioni mondiali organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio nella piazza del Campidoglio, il 20 ottobre 2020. Mattarella ha presenziato pure a Bari all’evento della Cei, sul tema, “Mediterraneo frontiera di pace”. Le parole pronunciate dal Papa, al termine, suggellano e fanno da simbolo alle personalità che hanno manifestato una grande sintonia: “Grazie della testimonianza che è il meglio della testimonianza…”
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