Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi
4 minuti per la letturaCon un annuncio che fa intravedere un passo in avanti nella cura dei vaccini, Mario Draghi promette la riapertura delle scuole fino alla prima media. Dai dati emerge che la scuola è un punto di contagio limitato, se ovviamente ci sono altre restrizioni. “È fonte di contagio tutto ciò che avviene intorno alla scuola, quindi più si alza l’attività scolastica, più aumentano le possibilità di contagio”.
E riferisce che ci sarà un intervento del governo sugli operatori sanitari non vaccinati. Si riserva l’ultima parola, quando avrà esaminato la parte giuridica degli ultimi contratti, per ora sotto la lente della ministra Marta Cartabia che “sta prendendo un provvedimento su questo aspetto”. “Anche se – ha aggiunto il ministro Speranza – si parla di una quota marginale”. Rivendica al suo governo la restrizione all’export di vaccini nei Paesi extra Ue. “Noi abbiamo proposto, per primi, questo tema che è diventato all’attenzione di tutti”. Conferma quanto aveva detto, ovvero che “c’è in gioco la salute, la vita e la morte”. Di conseguenza, sottolinea, “bisogna cercare il coordinamento europeo”.
Per inciso, manda un avvertimento: “Io però starei attento a fare certi contratti”. Annuncia che dal primo luglio prossimo i nuclei familiari con figli a carico, fino al compimento del 21^ anno, riceveranno l’assegno unico, di 250 euro al mese, con maggiorazione per i disabili. Nella cifra confluiscono una parte fissa e una variabile, legata al reddito complessivo della famiglia.
Draghi è a Roma, parla in conferenza stampa dopo la Cabina di regia con i ministri Speranza, Franco, Giorgetti, Patuanelli, Franceschini, Gelmini, Bonetti, Bianchi, oltre al sottosegretario Garofoli ed i membri del Cts, Brusaferro e Locatelli. Draghi conferma quanto è trapelato. E cioè che le scuole riapriranno, fino alla prima media. Prima di iniziare il dialogo con i giornalisti, sui temi dei vaccini, del Consiglio europeo e della riapertura delle aule scolastiche, fa una battuta: “Sono nelle vostre mani”.
Spiega quanto deciso dal Consiglio Ue. Prima l’unico requisito per lo stop all’export di un certo vaccino, era il non rispetto del contratto da parte di una società. “Ora – sottolinea – la Commissione ha allargato il criterio, introducendo le parole proporzionalità e reciprocità”. Draghi si dice contrario ad un blocco totale delle esportazioni dei vaccini nei confronti del Regno Unito. “Non dobbiamo arrivarci e non ci arriveremo”. Semmai il blocco andrebbe considerato – afferma – “verso quelle società che non rispettano i patti”.
Per ora non sembra una soluzione neppure il vaccino russo, “Sputnik”. Non è stata ancora presentata domanda formale all’Ema il cui parere richiede 3 o 4 mesi. Quindi, se va bene, il vaccino sarebbe pronto per la seconda parte dell’anno. Avverte che se non ci sarà una soluzione bisognerà percorrere altre strade. Comunque la produzione di questo vaccino raggiungerebbe un massimo di 55 milioni di dosi di cui il 40% in Russia ed il 60% in vari siti internazionali.
Mario Draghi ribadisce che il criterio di fondo è l’età, bisogna vaccinare i fragili e gli 80enni, e poi andare in ordine di età. “Perché si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultra 80enni, che poi sono i nonni che stanno con i nipoti”. Le chiusure dipenderanno dal flusso dei dati. Le misure hanno dimostrato, nel corso di un anno e mezzo, di non essere campate per aria. La decisione di riaprire dipende dalle cifre “che vediamo”.
L’ipotesi che non ci siano zone gialle fino ad aprile non piace a Matteo Salvini. E’ impensabile tenere chiusa l’Italia per tutto il mese di aprile. Giovanni Toti, presidente della Liguria, è d’accordo “Francamente sarebbe disastroso”. Scenario smentito da Pier Paolo Sileri sottosegretario alla Salute. “Dopo Pasqua, secondo me torneremo con la colorazione delle regioni”.
Fa una battuta, spinto dalle osservazioni di Garavaglia che ha invitato gli italiani a prenotare per le vacanze estive. “Se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri”.
Dice anche che lo scostamento di bilancio sarà in contemporanea alla presentazione del Def, quindi a metà aprile. Si valuteranno “quali e quanti bisogni” e da questa valutazione emergerà lo scostamento necessario. Ha messo l’accento sull’alleanza Stati Uniti-Unione europea. L’intervento del presidente Biden è stato molto importante perché ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è la Ue. Non è più come un tempo quando gli Usa guardavano all’Asia, come posizione equidistante con l’Europa. “Per Biden l’Unione europea è il solo fondamentale alleato”.
Draghi non si è ancora vaccinato, ma lo farà presto. “Ho fatto la prenotazione e sto aspettando che mi rispondano”. Insomma, aspetta il via per la prossima settimana, con il vaccino Astrazeneca.
Speranza ha messo in evidenza un rallentamento del contagio: “Oggi l’Rt segna 1,08, la settimana trascorsa 1,16. Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento, dopo una crescita continua”. Per quanta riguarda Reithera, il vaccino italiano, sarà messo a disposizione nell’autunno.
Comunque Draghi è ottimista sul futuro: “Se si farà una politica economica ben disegnata per i prossimi 6 mesi”: Questo vale per l’Italia e per l’Europa. Dipenderà dalla quantità di stimolo che riusciremo a iniettare nell’economia attraverso gli investimenti.
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