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QUELLO approvato ieri, ma “approvato salvo intese”, dal Consiglio dei ministri è un decreto legge di 256 articoli e 464 pagine. Un decreto paragonabile a due leggi finanziarie, sia per l’entità, 55 miliardi, sia per la mole degli interventi. Un decreto ominibus forse “monstre”, anziché un decreto snello, con procedure semplici per far arrivare immediatamente le risorse alle famiglie e alle imprese, finora rimaste a bocca asciutta, considerando le difficoltà per ottenere i prestiti garantiti previsti nel precedente decreto. L’impasse si è sbloccata dopo l’accordo sulla temporanea regolarizzazione dei braccianti agricoli e di colf e badanti. Il tanto atteso provvedimento sui contributi a fondo perduto per le imprese vale circa 6 miliardi, ed è tutto da verificare che i fondi potranno arrivare in tempi rapidi alle piccole attività stremate dal lockdown e con prospettive future incerte. Prorogati gli aiuti alle famiglie e i vari bonus previsti nel dl cura Italia. Nel decreto omnibus approvato ieri sera trovano posto anche misure per la scuola per complessivi 1,450 miliardi. Rientrano nel pacchetto 16.000 ulteriori assunzioni di insegnanti. Le scadenze fiscali sono prorogate fino a settembre.
SANITÀ
Sono 3.250 i miliardi per il rafforzamento del sistema sanitario nazionale. Tra gli interventi previsti l’aumento dei posti letto di terapia intensiva e semintensiva, l’assunzione di 9.600 infermieri e potenziamento dell’assistenza territoriale, indispensabile per la fase 2. Il Fondo emergenze nazionali viene inoltre aumentato per il 2020 di 1,5miliardi di cui 1 miliardo per gli interventi di competenza del commissari straordinario.
SOSTEGNO ALLE IMPRESE
Contributi a fondo perduto – Per sostenere le piccole imprese o i lavoratori autonomi con reddito o compensi fino a 5 milioni di euro nel 2019 sono previsti contributi a fondo perduto per 6 miliardi, erogati dall’Agenzia delle entrate. Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi ad aprile 2020 sia inferiore ai due terzi di quelli realizzati ad aprile 2019. Ma non spetta ai soggetti che hanno diritto ai bonus e indennità del decreto cura Italia. A chi ha iniziato l’attività a partire da gennaio 2029 il contributo spetta comunque, anche senza la valutazione del fatturato. L’ammontare è determinato applicando una percentuale alla differenza tra il fatturato 2020 e quelle del 2029, esattamente il 20%, il 15% o il 10% in base ai ricavi del 2019 . In ogni caso l’importo minimo è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri. L’importo massimo, come ha riferito il ministro Gualtieri, è di 62.000 euro. L’Agenzia delle entrate erogherà il contributo direttamente sul conto corrente bancario o postale e la stessa Agenzia svolgerà successivamente le attività di controllo dei dati dichiarati, compresa la verifica antimafia.
MEDIE IMPRESE
Le disposizioni riguardano tutte le società (escluse quelle bancarie) con un fatturato tra 5 e 50 milioni, che a marzo e aprile abbiano registrato una perdita del fatturato non inferiore al 33% rispetto all’anno precedente, che non erano in difficoltà prima del dicembre 2019 e che sono in regolarità contributiva e fiscale. Qualora siano effettuati aumenti di capitale in queste società entro dicembre 2020, i soci, se sono persone fisiche, beneficiano di una detrazione dall’imposta sul reddito pari al 20% della somma investita. Se i soci sono società, a esse viene riconosciuto una deduzione dal reddito pari al 20% della somma investita (fino ad un massimo di 2 milioni). Anche per le società che hanno avuto l’aumento di capitale sono previsti sgravi fiscali sotto forma di credito di imposta commisurato ad una quota di aumento di capitale. Insieme all’incentivo fiscale sugli aumenti di capitale, il dl prevede come misura di sostegno al sistema produttivo la possibilità che intervenga una fondo ad hoc gestito da Invitalia, denominato “Fondo Patrimonio Pmi” finalizzato a sottoscrivere entro il 31 dicembre 2020 strumenti finanziaria emessi dalle società in difficoltà. Questi titoli hanno durata di 6 anni e non prevedono il pagamento di interessi. Nel decreto omnibus trovano posto anche misure per la scuola per complessivi 1,450 miliardi. Rientrano nel pacchetto
GRANDI IMPRESE
Per rafforzare le imprese di grandi dimensioni interviene Cassa depositi e prestiti con la costituzione di un apposito patrimonio denominato “Patrimonio Rilancio”, autonomo e separato, a sostegno di società per azioni con sede sociale in Italia (escluse le banche) e con un fatturato superiore a 50 milioni di euro nell’ultimo bilancio approvato. Per le modalità di intervento del “patrimonio destinato” si rinvia ad un successivo decreto del ministero dellEconomia. IRAP Abolito il versamento di giugno per le imprese con un fatturato 2019 fino a 250 milioni di euro. Il beneficio è valutato in circa 4 miliardi. La misura vale 4 miliardi IMU Non è dovuta sugli alberghi se gestiti dai proprietari dell’immobile, sugli stabilimenti balneari, terme e campeggi.
BOLLETTE ELETTRICHE
Per le piccole attività produttive e commerciali è previsto uno sconto per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020 sulle voci relative al “trasporto e gestore del contatore” e “oneri di sistema”. Lo sconto sarà definito dall’Autorità di regolazione entro il limite complessivo di 600 milioni.
ECOBONUS E SISMABONUS
Per questi interventi è prevista una detrazione del 110%, quindi maggiore alla somma spesa, che può anche essere utilizzata direttamente in fattura. Per la ditta che svolge i lavori il bonus è bancabile. Il beneficio vale 2 miliardi.
AFFITTI AZIENDE
Agevolazioni per gli affitti a favore di commercianti, artigiani, imprenditori con ricavi non superiori a 5 milioni di euro . Credito di imposta del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione o del leasing di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività, comprese quelle turistiche. Per gli alberghi l’agevolazione spetta indipendentemente dal volume di affari dell’anno precedente. Il credito di imposta si applica sul canone dei mesi di aprile, maggio e giugno.
PA, DEBITI COMMERCIALI
Dodici miliardi sono destinati all’accelerazione del pagamento dei debiti pregressi che le pubbliche amministrazioni (centrali e territoriali) hanno assunto con i fornitori per l’acquisto di beni e servizi. L’operazione riguarda i debiti contratti entro il 31 dicembre 2019. Il meccanismo è quello già utilizzato delle anticipazioni di liquidità.
LAVORO E FAMIGLIE
Cassa integrazione e bonus: il decreto rilancio proroga e integra le misure previste nel “Cura Italia” ma dimezza la somma stanziata rispetto alle bozze precedenti che diventa di 2,74 miliardi. Alle 9 settimane già previste nelCura Italia se ne possono aggiungere ulteriori 5 fino al 31 agosto. Possibili altre 4 settimane tra settembre e ottobre. Per i lavoratori autonomi il bonus di 600 euro sale a 1.000 euro.
COLF E BADANTI
Arriva un bonus tra 500 e 600 euro al mese per aprile e maggio.
AFFITTI E FAMIGLIE
Incremento di 140 milioni del fondo per il sostegno alle locazioni a favore delle famiglie disagiate.
VACANZE
Bonus di 500 euro per andare in ferie a favore delle famiglie a reddito medio basso.
BONUS BABY SITTER
Sale a 1.200 euro per chi non ne ha ancora fruito. Si potrà utilizzare anche per i centri estivi.
REDDITO D’EMERGENZA
Le famiglie in difficoltà che non rientrano nelle altre misure di sostegno possono beneficiare di una cifra tra i 400 e gli 800 euro al mese (in base ai componenti) per due mesi.
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