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La sanità del Sud modello da ammirare. Per la capacità di gestire i casi di Coronavirus sospetti nonché per la maggiore propensione a organizzarsi velocemente in occasione di emergenze. Si chiama “resistenza”, frutto del mix di eccellenze mediche e capacità di adattamento di un sistema non messo nelle pari condizioni dei concittadini oltre il Po.

Si contano sulle dita di una mano i contagiati da Coronavirus nelle regioni meridionali, e sono tutti- ricostruendo le tappe dei singoli viaggi – provenienti dalle zone rosse del Nord. Insomma, sembra brutto dirlo, ma è colpa del Settentrione ricco di risorse e meno efficiente, alla prova dei fatti, se il Sud si ritrova a dover assumere provvedimenti urgenti per limitare il contagio.

I NUMERI

Sono quattro, per esempio, le persone affette da Covid-19 in Campania. L’Istituto superiore di sanità ha confermato ieri sera i nuovi tre casi campani di coronavirus: una ragazza di Caserta, una ragazza ucraina che proveniva dall’ospedale di Vallo e il napoletano 50enne dell’area di San Carlo all’Arena; il quarto è un militare di Benevento che aveva viaggiato con la ragazza di Caserta in auto.

Però – ecco la notizia importante che fa capire come la gestione sia stata impeccabile sul piano della profilassi – i tamponi sui contatti dei primi tre hanno dato esito negativo. Quindi nessun rischio per le persone venute in contatto con i contagiati. Probabilmente in linea con le disposizioni nazionali si cercherà di limitare il numero di tamponi eseguiti, possibilmente limitandoli alle persone che presentano sintomi e che abbiano soggiornato nelle aree di focolai epidemici. A differenza del Veneto, che ha effettuato un eccessivo uso di tamponi. In alcuni Comuni i sindaci hanno dovuto informare la cittadinanza via web.

IL TRASFERIMENTO

C’è un nuovo primato per la sanità campana. «In questo periodo particolarmente complesso per la presenza di diversi casi di coronavirus nella regione Veneto abbiamo provveduto al trasferimento di un paziente sottoposto a trapianto polmonare da Padova all’ospedale Monaldi», hanno fatto sapere Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli, e Antonio Corcione, direttore del Centro regionale trapianti della Campania.
«La richiesta di trasferimento – hanno aggiunto – è arrivata al Crt dall’Azienda ospedaliera Padova e riguarda un paziente campano sottoposto a trapianto di polmone tre mesi fa ed è stata possibile grazie all’attivazione, presso l’ospedale Monaldi, del percorso di follow up per pazienti sottoposti a trapianto polmonare. L’obiettivo era quello di trasferire il paziente in una struttura adeguata per il prosieguo delle terapie». Insomma, in nome della collaborazione istituzionale senza frontiere è stato il Sud ad aiutare il Nord mettendo a disposizione strutture di eccellenza.

I GOVERNATORI

La giornata di ieri è stata tutta all’insegna della “tranquillizzazione”. Se a Napoli, per esempio, lunedì riapriranno regolarmente le scuole, in altre Regioni si è fatto il punto della situazione alla ricerca della serenità. Il governatore lucano Vito Bardi ha dettospiegato che tutto procede con normalità «ma siamo comunque pronti a intervenire in caso di emergenze».

Nei prossimi giorni sono previsti altri incontri per affrontare le ricadute dell’emergenza sanitaria sull’economia e sul turismo. Le scuole per ora resteranno aperte «ma monitoreremo la situazione giorno per giorno: è il momento di lavorare tutti insieme, uniti e compatti per tutelare la nostra terra e i cittadini», ha aggiunto.

Michele Emiliano ha sottolineato l’impegno della Regione Puglia, chiedendo però di essere supportata sul fronte economico: «Per questo abbiamo inviato oggi una lettera al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Franceschini, per hiedere provvedimenti straordinari e urgentissimi a tutela delle imprese del settore e dei lavoratori, per fronteggiare l’emergenza almeno nei prossimi 60 giorni».

Polemico, infine, il presidente siciliano Nello Musumeci. «Non ci sono stati controlli sanitari obbligatori dello Stato sui passeggeri in arrivo tra aeroporti, porti e Stretto di Messina. Eppure, qualche idiota specula sul mio invito alla prudenza, rivolto ieri ai cittadini delle zone gialle a grave rischio di contagio, a rimandare di qualche settimana il loro arrivo in Sicilia, per la latitanza di misure preventive del governo centrale», ha detto attaccando ancora una volta Roma dopo il caso della nave di migranti lasciata sbarcare.

TURISMO

Il Sud, se da un lato tiene sul fronte sanitario, non ci sta a subire le conseguenze degli allarmi generalizzati che danneggiano il turismo. A Napoli, ad esempio, le agenzie di viaggio sono disperate, ecco perché è stata confermata la 24ª edizione della Bmt, la Borsa mediterranea del turismo, dal 20 al 22 marzo prossimi, in chiave “anti-coronavirus”. «Progecta (società organizzatrice, ndr) ha deciso di non cambiare i suoi programmi diversamente da altre importanti fiere nazionali programmate in questo periodo – ha detto l’organizzatore – perché dalla tradizionale “piazza di primavera del turismo” tutte le imprese possano gridare la voglia di una ripresa che per natura del settore non può essere differita di settimane o qualche mese. Il calo del settore turistico è imponente: dell’80% sulle prenotazioni di viaggi in tutta Italia, del 40% al Sud».


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