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L’offensiva dei giudici circonda ArcelorMittal. Con il fascicolo esplorativo, il Procuratore capo di Milano, Francesco Greco, vuole evidenziare se sono stati commessi eventuali reati economico-societari. E adesso i commissari dell’ex Ilva denunciano la multinazionale per ” comportamenti lesivi dell’economia nazionale”. Il dossier è stato depositato ieri mattina nelle mani dei Pm di Taranto un esposto denuncia dove si ipotizza, come riferisce “Huffington Post”, la violazione dell’articolo 499 del codice penale, che punisce con la reclusione da 3 a 12 anni, o con una multa non inferiore a 2mila euro, chiunque “distruggendo materie prime o prodotti agricoli o industriali”, cioè mezzi di produzione, “cagiona un grave nocumento alla produzione nazionale”, dunque all’economia del Paese, facendo “venir meno, in misura notevole, merci di comune o largo consumo”. Quindi la denuncia

CISL CRITICA L’INCHIESTA

Ma se la mossa dei Pm di Milano, viene giudicata positivamente nei dintorni di Palazzo Chigi, per far luce sui presunti reati economico societari, non tutti applaudono. La segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, dopo il vertice al Mise, concluso con un nulla di fatto, è perplessa e preoccupata per come stanno evolvedendosi gli eventi. “Le aule di tribunale durano tanto tempo, nel frattempo le aziende chiudono ed i lavoratori rimangono disoccupati”. La Furlan chiede infine un decreto urgente per ripristinare lo scudo penale per Mittal. Carmelo Barbagallo, leader Uil, paventa una tragedia “da affrontare per 20mila famiglie, senza considerare la questione della produzione dell’acciaio e del conseguente aumento dei costi”. E Maurizio Landini, Cgil, è convinto che spegnere gli impianti “sia inaccettabile, troveremo tutti i modi e tutte le forme possibili perché la gente vuole produrre acciaio, senza inquinare e non vuole chiudere gli impianti”.
Intanto, dopo la denuncia dei commissari, la Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d’indagine contro ignoti, modello 44. Il Procuratore Carlo Maria Capristo non ipotizza reati, anche se alcune fonti ritengono che se, confermati, si potrebbero indiciduare quelli commessi a danno dell’economia nazionale.

NUOVI ALLEATI

Ma c’è un fatto nuovo. Secondo quanto riferisce “Il fatto quotidiano”, Arcelor Mittal, sarebbe pronta a investire 6,8 miliardi di dollari in India, per un’acciaieria con i giapponesi di Nippon Steel. L’impianto sarebbe stato bloccato da quasi 2 anni per un contenzioso con i creditori del gruppo in bancarotta. Da Taranto arriva inoltre la notizia che i lavoratori “si rifiutano di spegnere gli impianti”, come programmato dall’azienda.
Ma i politici non mollano la presa. Luigi Di Maio è convinto che la via giudiziaria sia la più favorevole al caso ex Ilva. “Trasciniamo la multinazionale in Tribunale chiedendo di rispettare i patti con lo Stato”, che a suo giudizio rappresenta il popolo. Non vuole parlare del “Piano B”, perché “l’Azienda deve sentire la pressione dello Stato e del governo. “Vedremo in Tribunale” tra qualche settimana “quale sarà l’esito della procedura d’urgenza”.
Il mondo politico, a vario titolo, è solidale con gli operai pugliesi. Silvio Berlusconi di fronte alla domanda che Taranto è come Venezia, ha risposto con un attacco al governo 5Stelle. “. I grillini – ha detto – credono ancora che i problemi ambientali “si risolvano chiudendo le fabbriche”. Da un esecutivo che è “il più a sinistra della nostra Repubblica, non potevamo aspettare che una politica anti-industriale , nemica dello sviluppo”. Tutto questo è frutto “del dilettantismo e della confusione culturale”.

BENVENGA MARA

E in un’intervista a un sito web, Matteo Renzi, non fa mistero di attrarre personaggi da tutte le parti, proponendo il modello Macron. Secondo la ministra Bellanova, se bussassero alla porta di “Italia Viva”, Carfagna e Polverini, “sarebbero le benvenute”.
A Bologna è cominciata la “tre giorni del Pd” che ha visto al centro la discussione sulla manifestazione in piazza Maggiore, delle “sardine”. E’ la via da seguire, hanno sottolineato più voci. Zingaretti ha promesso: “Noi non abbiamo alcuna tentazione di andare a votare”.


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