3 minuti per la lettura
Finalmente anche in tv si comincia a parlare dello Scippo al Sud, cavallo di battaglia – fin dal primo numero in edicola – del Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia. Nella puntata di lunedì sera – dal titolo Divorzio all’italiana – il programma di Rai 3 Report ha snocciolato tutti i capitoli riguardanti la diversa ripartizione dei fondi tra il Nord e il Mezzogiorno. «Il comune trattato peggio è Giugliano in Campania – ha spiegato in studio il conduttore Sigfrido Ranucci – avrebbe dovuto avere 33 milioni di euro ogni anno e non li ha avuti. E ogni suo cittadino è stato privato di 271 euro. A Reggio Calabria mancano 41 milioni, 229 euro per ogni suo cittadino. Crotone, non ha ricevuto 13 milioni, 206 euro in meno a cittadino; Taranto 39 milioni (198 euro in meno a cittadino). Catanzaro avrebbe dovuto ricevere 15 milioni, non li ha ricevuti (168 euro a testa per cittadino). Bari meno 54 milioni e quindi sottratti 166 euro per ogni cittadino. Napoli meno 159 milioni, 165 euro a cittadino».
OPERAZIONE VERITA’: 61 MILIARDI TOLTI AL SUD
Ranucci ha sottolineato la disparità di trattamento così: «Il federalismo fiscale, primo firmatario Calderoli, prevedeva di identificare subito i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni: cioè quantificare quei servizi a cui un cittadino ha diritto. Ma non sono mai stati applicati, così come non ha mai funzionato al 100% il fondo di solidarietà che era stato previsto per aiutare i comuni in difficoltà». Amen. L’ingiustizia è dunque compiuta. Neanche il Var può metterci una pezza.
OPERAZIONE VERITA’: GLI ASILI NIDO SCIPPATI AL SUD
Il pubblico a casa ha accolto con soddisfazione l’inchiesta e Report ha ottenuto un super ascolto: una media di oltre 1,8 milioni di spettatori pari al 7,7% di share. Terzo posto nella serata dopo Montalbano e Barbara d’Urso.
SALVINI-VAURO
Si potrebbe definire un duello zucca contro zucca il battibecco tra Matteo Salvini e Vauro Senesi a Dritto e Rovescio su Rete4 nella notte di Halloween. Il pane e salame con coppa piacentina che stava mangiando in collegamento il leader leghista è finita per diventare un’offesa alle religioni altrui.
BERSANI SU DI GIRI
In tv Pier Luigi Bersani ha vinto la sfida in sovrapposizione contro Matteo Salvini. È accaduto la scorsa settimana. Il Capitano, reduce dal trionfo in Umbria, era ospite da Bianca Berlinguer. Bersani da Floris a La7. È finita così: 7% per l’ex Pd con un picco di 1,9 milioni di spettatori contro il 5,9% per il leader leghista con un picco di 1,5 milioni.
DONNE NELLA BUFERA
A volte non basta avere un nome di successo per garantirsi gli ascolti in tv. I tempi cambiano, così pure i programmi. Simona Ventura e Dario Bignardi non bucano più il video come tempo fa. L’ex direttore di Raitre è sul Nove con L’Assedio, ma purtroppo non riesce a ripetere il successo delle Invasioni Barbariche. A malapena riesce ad arrivare all’1% di share. Non va poi molto meglio a SuperSimo che la domenica a mezzogiorno su Rai2 raggiunge il 3%.
ITALIA 1 È LA TERZA RETE IN PRIMA SERATA
Da martedì 1° ottobre, Italia 1 è la terza rete italiana in prima serata per quanto riguarda gli ascolti con il 5,93% di share sul pubblico totale (+16,7% di rispetto allo scorso anno). Anche sul target commerciale 15-64 anni è terza rete in prima serata con il 7,84% di share. Sul target 15-34 anni invece Italia 1 è addirittura la seconda rete nelle 24 ore, dopo Canale 5, con il 10,8% di share.
IL RITORNO DI BAUDO
«Caro Diaco, quando uno nasce torero, deve fare il torero per tutta la vita, non c’è niente da fare!», così Pippo Baudo ha spiegato la sua voglia matta di ritornare in tv. Lo ha fatto nel corso dell’intervista di Pierluigi Diaco a Io e Te su Rai1..
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA