4 minuti per la lettura
NAPOLI – Un sabotaggio, secondo gli inquirenti, potrebbe celarsi dietro la comparsa, negli ultimi mesi, di formiche e blatte rispettivamente al San Giovanni Bosco e al Vecchio Pellegrini. Un sabotaggio sulla cui matrice si sta indagando. Perché la sanità, in particolare gli ospedali, a Napoli sono una cosa su cui bisogna stare attenti, sono qualcosa di molto remunerativo. E dove ci sono i soldi, ci sono clan pronti a infiltrarsi. Tante le attività che stuzzicano gli appetiti della malavita organizzata. Si va dalla gestione dei bar negli ospedali all’imposizione di assunzioni di parenti e amici in ditte che operano nei nosocomi, passando dalla riscossione di tangenti sugli appalti.
La camorra si è specializzata pure nel settore delle ambulanze private e in quello dei parcheggiatori abusivi. Tra le prime cosche che già da fine anni ’90 si lanciano nell’«affare sanità» c’è sicuramente quella dei Lo Russo, che intuisce l’importanza di entrare nel «giro delle pulizie negli ospedali», come ha dichiarato più di un collaboratore di giustizia. L’attenzione è focalizzata sul Policlinico. Ma i nosocomi vanno spartiti tra i clan, seguendo regole di natura territoriale. L’organizzazione malavitosa controllerà il drappello che si trova nella sua zona di influenza. E qualora una ditta provenga da un’area sotto il controllo di un’altra cosca, anche quest’ultima andrà accontentata con una quota della tangente. Chi dovrà pagare la differenza è sempre l’azienda che si occupa di svolgere l’attività lavorativa.
Un’inchiesta del 2013 accende i riflettori sulla lavanderia industriale American Laundry con sede a Melito (centro della provincia nord di Napoli) e porta all’arresto di 12 persone di tre clan camorristici. E’ una delle aziende più importanti della regione che alla fine dello scorso anno, è stata interessata da una interdittiva antimafia emessa dal prefetto di Napoli, Carmela Pagano. A causa proprio del pericolo di infiltrazione da parte delle organizzazioni malavitose. La camorra comincia a interessarsi dell’American Laudry tra il 2001 e il 2002 (quando la lavanderia serve ben 100 ospedali in Campania). L’azienda attira l’attenzione di un cartello formato dal clan dei Casalesi, fazione Bidognetti competente per la zona casertana, e dai gruppi Misso e Lepre, che controllano i rioni napoletani della Sanità e del Cavone, aree queste ultime in cui sorgono tre ospedali serviti dalla lavanderia industriale: Vecchio Pellegrini, San Gennaro e Incurabili. Dal 2000 al 2008 l’azienda è costretta a pagare fino a 12mila euro al mese ai Casalesi, e altrettanti alle cosche napoletane. Ma, ribadiamo, uno dei comparti della sanità su cui più si concentra l’attenzione delle cosche è quello delle ditte che si occupano della pulizia negli ospedali. L’operazione scatta a giugno 2016 e porta a 12 arresti: coinvolge anche imprenditori e funzionari.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA