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E’ una rivoluzione silenziosa quella per la lotta al cambiamento climatico: 8 segnali che indicano che l’inversione di rotta è possibile
Quando parliamo di lotta al cambiamento climatico, a fare notizia sono soprattutto gli eventi meteo estremi e le previsioni allarmanti. Eppure, esistono sviluppi positivi che meritano di essere raccontati.
Dall’innovazione tecnologica alle politiche climatiche ambiziose, passando per l’attivismo delle comunità locali e i dati incoraggianti sulla raccolta differenziata in Italia, ci sono segnali incoraggianti da approfondire.
Scopriamo di cosa si tratta.
CLIMA E SICUREZZA ENERGETICA IN EUROPA
L’azzeramento delle emissioni di CO2 riguarda tutti in Europa. Secondo un’analisi del Fondo Monetario Internazionale, il nostro continente potrebbe migliorare la sicurezza energetica dell’8% entro il 2030 grazie a un approccio integrato alle politiche climatiche. Cosa vuol dire? L’adozione di regolamentazioni specifiche, quali una politica comune sui prezzi del carbonio, un’accelerazione delle autorizzazioni per le energie rinnovabili e disposizioni univoche sull’efficienza energetica, permetterebbero di ridurre la dipendenza dalle importazioni e di aumentare la resilienza economica.
IMPIANTI SOLARI E SPORT
Il tetto dello stadio di Oslo, l’Ullevaal Stadion, ospita ben 1.242 pannelli che danno vita un impianto unico al mondo, in grado di accogliere i raggi del sole da entrambe le “facce” perché posizionati in verticale. Solo così è possibile registrare prestazioni più che dignitose anche in un paese poco soleggiato. L’obiettivo? Generare almeno 250mila kilowattora in un anno, quella necessaria cioè per coprire il fabbisogno di 70 abitazioni.
L’ESEMPIO VIRTUOSO DELL’INDIA
La nazione più popolosa al mondo, tra le prime per emissioni di CO2, ha investito circa 9 miliardi di euro per fornire elettricità gratuita – prodotta dal solare sui tetti di circa 10 milioni di abitazioni. Apparentemente poca cosa per uno stato che ha superato quota 1,4 miliardi di abitanti, ma si tratta di uno stimolo considerevole. Fino a pochi mesi fa, far installare sul tetto di una casa un pannello solare era quasi un’impresa dal punto di vista burocratico. Come conferma Shreya Mishra, amministratore delegato di una delle maggiori aziende indiane nel settore delle rinnovabili, “fino al 2021 dovevamo ottenere 45 firme per installare un piccolo impianto solare su un tetto; oggi è quasi istantaneo”. I risultati sono già consistenti: nei primi nove mesi dell’anno, l’India ha installato quasi 2 gigawatt di capacità solare sui tetti.
LE ANZIANE PER IL CLIMA
Lo scorso aprile, circa 2.300 donne con più di 65 anni, note come Anziane per il clima, hanno incassato una vittoria storica: la Cedu (Corte Europea dei diritti dell’uomo) ha sancito che la Svizzera, il loro stato, non ha fatto abbastanza per proteggerle dal riscaldamento globale, violando così i loro diritti umani. Non è un caso che si siano esposte persone di questa fascia di età: sono proprio le persoen più anziane a subire i rischi più gravi che le ondate di caldo “anomalo” comportano per la salute. Lo stato elvetico ha respinto le sentenze, sostenendo che la Cedu abbia travalicato le proprie competenze e asserendo che le misure adottate siano già sufficienti. Il dibattito è acceso e rappresenta comunque un precedente significativo.
REGNO UNITO: ADDIO CARBONE
In soli 12 anni, ha convinto le centrali a convertirsi alle energie rinnovabili. Lo spegnimento dell’ultima, situata nel Nottinghamshire e avvenuto lo scorso 30 settembre, ha segnato la fine di un’era e permesso al governo di presentarsi alla Cop29 con nuovi, ambizioni obiettivi climatici. Il primo ministro Keir Starmer ha, infatti, annunciato proprio alla conferenza di Baku l’intenzione di portare il taglio delle emissioni di CO2 dal 78 all’81% entro il 2035.
INVESTIRE NELLA BIODIVERSITÀ È POSSIBILE
Alla Cop16 di Cali sulla biodiversità, sei paesi europei si sono impegnati a investire 130 milioni per tutelare la natura e le specie animali e vegetali che ospita – incluso l’uomo. Si tratta di Germania, Regno Unito, Danimarca, Norvegia, Spagna e Lussemburgo. La speranza è che se ne aggiungano altri in vista dei lavori previsti a Roma dal 25 al 27 febbraio presso la sede della Fao.
NATURA E ROYALTIES
Il progetto Sounds right, lanciato dal Museo delle Nazioni Unite, permette di generare royalties dai suoni della natura utilizzati nelle tracce musicali degli artisti di tutto il mondo, che possono accreditare Nature come artista sulle principali piattaforme, tra cui Apple Music e Spotify. Una parte dei ricavati (il 50%) viene destinata a progetti di conservazione ambientale e ripristino della biodiversità. L’obiettivo è coinvolgere più di 600 milioni di singoli ascoltatori e raccogliere nei primi quattro anni 40 milioni di dollari.
RACCOLTA DIFFERENZIATA, I PROGRESSI DELL’ITALIA
Secondo il rapporto ISPRA 2024, la raccolta differenziata ha raggiunto nel nostro paese il 66,6%. Il Nord primeggia con il 73,4%, seguito dal Centro (62,3%) e dal Sud (58,9%). Le regioni che registrano le percentuali più alte sono Veneto (77,7%), Emilia-Romagna (77,1%) e Sardegna (76,3%), ma il miglior tasso di crescita è stato registrato dal Mezzogiorno. A livello regionale, infatti, lo scostamento tra Nord e Sud si è ridotto di 4,5 punti e tra Centro e Sud di 3,8.
La strada verso un futuro climaticamente sostenibile resta complessa e richiede uno sforzo collettivo senza precedenti, ma i segnali che abbiamo raccolto dimostrano che gli strumenti per vincere questa sfida esistono. La vera domanda non è più se sia possibile arrestare il cambiamento climatico, ma quanto velocemente riusciremo a farlo.
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