Joan MacDonald: a 70 anni era in sovrappeso
6 minuti per la letturaI social network sono la terra promessa del fitness fai da te. La rete pullula dei cosiddetti fit influencer, creator che insegnano ai loro seguaci ad intraprendere uno stile di vita sano, all’insegna della positività e dell’equilibrio tra corpo e mente.
Un settore che online è letteralmente esploso negli ultimi anni, perché permette agli utenti di seguire un percorso di allenamento da casa risparmiando il tempo e i costi della palestra. E che, con le restrizioni della pandemia ha avuto un ulteriore boom.
Tanto che oggi, alcuni di questi creator sono arrivati anche ad offrire i propri programmi di allenamento a pagamento, diventando dei veri e propri imprenditori. Se la maggior parte dei fit influencer sono giovani aitanti esperti del fitness, c’è anche chi trascina e motiva il pubblico partendo da premesse del tutto diverse: è il caso dell’americana Joan MacDonald, 75 anni, esaminatore di patenti di guida in pensione celebre su Instagram col nickname @trainwithjoan. Joan è una vecchietta dai capelli bianchi che pare la nonna di cappuccetto rosso, ma che invece dello scialletto sulle spalle, sfoggia tutine elastiche rosa shocking e soprattutto, due bicipiti impressionanti. L’arzilla vecchietta che trascorre il suo tempo in palestra a sollevare pesi da dieci chili come fossero di piuma documentando tutto online, non è sempre stata così: da sempre in sovrappeso, con gli anni aveva collezionato anche una serie di acciacchi.
Quindi a 70 anni, quando la maggior parte delle persone diventano più sedentarie, ha deciso di cambiare vita intraprendendo un percorso di allenamento che l’ha fatta trasformare in una specie di supernonna in forma e sana come un pesce. Tanto che Joan oggi non fa più uso di medicine.
MacDonald, neanche a dirlo, è la speranza di tutti gli over Settanta, ed è diventata un esempio da seguire per oltre un milione e mezzo di persone, che la seguono online. Seguaci a cui offre programmi di allenamento e pillole di saggezza motivazionali. Un mix di contenuti che attirano non solo i followers ma anche i brand e che ne hanno fatto, a 75 anni, anche un’imprenditrice.
«Tra dieci anni spero di essere forte o più forte di quanto lo sia ora. E di essere sempre attiva. Non riesco proprio a vedermi invecchiare. Quando sei in pensione, hai tanto tempo. Dedicalo saggiamente a te stesso, e ne avrai di più da dedicare agli altri», assicura lei. A portarla su Instagram, lei che di social non ne sapeva proprio nulla, è stata la voglia di «incoraggiare gli altri a prendersi cura della propria salute con allenamenti, alimentazione e mindset. E ho scoperto che in tanti hanno cambiato la loro vita seguendo quello che faccio. Le persone anziane hanno bisogno di sapere che le loro vite valgono ancora e possono diventare più sane».
Joan oggi è una star del web, richiestissima dai brand e corteggiata dai media. Ha partecipato a una competizione di fitness e creato un’app di allenamenti pensati per le persone in là con l’età: «Se lo fa una persona anziana come me, tutti capiscono che possono farlo anche loro. Ci sono esercizi con un raggio di movimento limitato per chi non si è mai allenato prima. Ma anche allenamenti per persone più esperte», spiega lei.
Quella della 75enne è a suo modo una storia di riscatto: «I miei figli sono sempre stati più importanti di quello che volevo fare. Ma solo perché hai messo su famiglia non significa che non hai nient’altro da offrire. Non mi sono mai sentita bella, non avevo tempo per me e per curare il mio corpo. Ora invece mi sento in armonia con me stessa, e per questo mi vedo anche bella», spiega lei.
Il suo percorso di rinascita è iniziato nel 2016, quando ha sentito di aver toccato il fondo.
«Quando mia figlia, Michelle, è tornata a casa per Natale nel 2016, mi ha detto che era preoccupata per la mia salute. A quel tempo, avevo 70 anni e quasi 90 chili e prendevo farmaci per la pressione sanguigna, il colesterolo e il reflusso acido. Ero stata operata al ginocchio diversi anni prima, ma non mi ero completamente ripresa: potevo ancora fare solo un passo alla volta sulle scale. La mia pressione sanguigna stava aumentando e il mio medico minacciava di aumentare le mie medicine. Odiavo come stavo vivendo», racconta lei.
Sua figlia Michelle è una personal trainer che lavora in Messico e le propone di lasciarsi allenare a distanza.
«Mia figlia Michelle è venuta da me sull’orlo delle lacrime. Ha detto che io dovevo fare una scelta, perché se avessi continuato sulla strada che avevo intrapreso, sarei finita anche peggio, e probabilmente avrei assunto ancora più farmaci. Mia figlia mi ha quindi offerto l’opportunità di lavorare con lei quell’inverno», racconta Joan. «Avrei partecipato a un gruppo online con altre donne che stavano tutte lavorando per cambiare abitudini e prendersi cura il più possibile di se stesse».
MacDonald ha dovuto affrontare anche un’altra sfida, quella con la tecnologia: «Ho imparato a usare un i-phone per la prima volta nella mia vita. Ho rinnovato la mia iscrizione in palestra, ho comprato una bilancia alimentare, un metro a nastro e mi sono messa al lavoro. È stato un lavoro incredibilmente duro, lasciatemelo dire, e ci sono stati molti giorni in cui ero in lacrime per la tecnologia, ma non ho mai gettato la spugna. Tuttavia, ho tenuto duro e non mi sono mai arresa. Il mio motto era: “Non mi importa se i miei cambiamenti sono lenti. Andrò al mio ritmo e questa volta i cambiamenti dureranno per il resto della mia vita”. Lo pensavo davvero. Parte del programma che stavo facendo richiedeva che ognuno di noi preparasse un collage che confrontasse il nostro punto di partenza con il punto in cui eravamo attualmente. Penso che sia nella natura umana, specialmente in un lungo viaggio, chiedersi se siamo sulla strada giusta o meno. Ma con il passare dei mesi ho potuto vedere che stavamo tutti cambiando. Il peso e i centimetri si stavano riducendo. La mia fiducia nella palestra stava crescendo. Stavamo tutti tifando a vicenda».
La figlia Michelle, visti i risultati della madre, le propone quindi di sbarcare sui social: «Mi figlia mi disse che avrei dovuto aprire un profilo Instagram. Sono un po’ riservata per natura, e lei pensava che mi avrebbe tirato fuori dal mio guscio. Ho detto ok. All’inizio non ero in contatto con molte persone, ma man mano che scrivevo di fitness e continuavo a perdere peso e diventare più forte, il mio account ha accumulato sempre più follower. Ora, ogni giorno, interagisco con persone che sono ispirate dalla mia storia. Mi chiamano influencer ora. Quando sono entrato nella piattaforma, non sapevo nemmeno cosa fosse un influencer».
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