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«È stato il viaggio della Maturità: Austria, Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia e poi Svizzera. Adesso sarebbe troppo stancante, ma ai tempi mi sembrava di volare». La generazione Interrail, di cui Stefano fa parte, è diventata “grande” sui binari d’Europa. Primo viaggio – non vacanza – da soli o in gruppo. Un’esperienza che segna e resta. Ricordi di notti trascorse rannicchiati in un vagone, di condizioni igieniche ai limiti della civiltà, di feste, alloggi improvvisati, incontri con personaggi improbabili, flirt e relazioni amorose.
Rituali che si ripetono da quasi 50 anni, da quando vide la luce il programma Interrail; il quale oggi consente, a seconda della formula scelta, ai residenti europei di muoversi liberamente in treno attraverso 33 Paesi del Vecchio Continente, Ue e non, usufruendo di un apposito pass. Tutto cambia, ovviamente, con la pandemia di Covid19, che impone pesanti limitazioni agli spostamenti e alle interazioni sociali, fra distanziamenti, frontiere chiuse e regole di sicurezza sanitaria. È così lecito chiedersi se la situazione attuale rischi di far “deragliare” quello che viene considerato, assieme all’Erasmus, uno dei pilastri dell’integrazione comunitaria.
«Siamo consapevoli del nostro ruolo e auspichiamo che dopo questa ennesima prova cui l’Europa è stata sottoposta, Interrail continuerà a maggior ragione nel suo ruolo di strumento che unisce Paesi, persone e culture» ci dice Silvia Festa, portavoce di Eurail Group, che gestisce il programma. «La solidarietà fra viaggiatori emersa dalle community social, dalla corrispondenza che abbiamo ricevuto e dal lavoro del nostro servizio clienti – spiega – dimostrano però che lo spirito degli interrailer non è cambiato».
Un sentimento comune fondamentale per superare il momento critico di un prodotto che «in quanto turistico ha sofferto, come tutto il settore, una forte contrazione della domanda». Sull’entità della perdita Eurail mantiene il riserbo, pur definendola «sostenuta». Durante le prima fasi della pandemia, «quando il sembrava ancora confinato a pochi Paesi – racconta Festa – ci siamo sincerati di allertare i passeggeri che al momento si trovavano in viaggio o stavano per partire dei possibili rischi cui avrebbero potuto andare incontro, e abbiamo immediatamente esteso le nostre politiche di rimborso e cancellazione per poter venire incontro a quanti erano in possesso di un pass ma non potevano più partire, o non si sentivano tranquilli nel farlo».
Con il virus che sembra allentare la sua morsa sono cadute alcune restrizioni sui viaggi e si comincia a registrare una «lenta ripresa». «Questa estate sarà certamente diversa dalle altre – osserva – ciononostante stiamo vedendo dei timidi ma fondamentali segnali da parte di viaggiatori inclini a partire nelle prossime settimane o nei mesi a venire. Anche perché, ricordiamolo, il pass può essere acquistato sino a 11 mesi prima della partenza». Vero. Come lo è il fatto che alcune delle destinazioni popolari fra i giovani, Spagna su tutte, non hanno ancora sciolto le riserve sulla riapertura delle frontiere. «Proprio per questo – aggiunge – abbiamo inserito sul nostro portale Interrail.eu un apposito servizio in cui descriviamo quali sono le linee guida generali per viaggiare in treno e offriamo una panoramica quanto più aggiornata possibile sulle possibilità di viaggio nei singoli Paesi. La nostra raccomandazione resta però quella di tenersi sempre aggiornati sulle indicazioni fornite dai governi dello Stato di destinazione e di provenienza».
Nessuna fretta, quindi, di adottare misure che incentivino una rapida crescita della richiesta, specie fra neo diplomati e universitari, principale target di riferimento del programma. «Sappiamo che per molti di loro Interrail rappresenta la prima, grande esperienza di viaggio e ne sentiamo la responsabilità sociale – afferma – crediamo per questo che sia altrettanto importante mandare un messaggio che sia in linea con le raccomandazioni ufficiali delle istituzioni, e che non metta a rischio la sicurezza e la salute di nessuno. Per questi motivi, in questa fase stiamo ancora assistendo all’evolvere rapidissimo della situazione nei diversi paesi con un approccio ancora cauto nell’incentivare i viaggi a breve termine». C’è fiducia, tuttavia, che le «prossime settimane contribuiranno a delineare con maggiore chiarezza le misure che la maggior parte dei Paesi europei vorranno adottare quest’estate, e non appena ulteriori aperture saranno confermate, sarà nostra priorità tornare a proporre l’esperienza Interrail come attrattiva per giovani e non solo».
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