Gli under 25, i nuovi leader della transizione ecologica

Trasformeranno la passione e l’amore per l’ambiente nell’attività della vita, dotandosi degli strumenti per agire in modo concreto contro il cambiamento climatico e i suoi impatti. Saranno ispiratori e leader della transizione ecologica e dello sviluppo sostenibile.

Da domani a Marettimo, una delle tre perle dell’arcipelago delle Egadi, in Sicilia, ventidue appassionati under 25 “Food and Climate Shapers” inizieranno il Boot Camp che il Future Food Institute (FFI), Centro di Ricerca e Formazione con sedi a Bologna, San Francisco, Tokyo e Shanghai, specializzato nei progetti di innovazione sostenibile nel settore Agrifood, organizza da anni in collaborazione con la FAO per il conseguimento dei Goal dell’Agenda 2030 legati alla produzione alimentare e al suo impatto.

Il boot camp, che nelle passate edizioni si è svolto a Pollica, in provincia di Salerno, è una nuova pietra miliare del FFI, la cui fondatrice, Sara Roversi, da dieci anni promuove la formazione di attivisti e giovani talenti, con profili multidisciplinari, capaci di mitigare la crisi climatica, partendo dal cibo. Marina Lipari, una Climate Shaper di 25 anni nativa dell’isola, attiva nel FFI, ha “portato” il boot camp a Marettimo. Laurea in Lingue all’Università di Aix-Marseille e Master in Scienze Politiche e Diplomazia all’Università di Louvaine, Marina è stata presidente del primo Consiglio Giovanile delle Isole Egadi.

Nel 2019, dopo aver seguito il boot camp FFI in Islanda sui temi del rischio spopolamento e dell’innalzamento dei mari, volto a individuare soluzioni concrete, ha scoperto che gli stessi temi accomunavano l’Islanda a Marettimo. “Creeremo un ponte fra il Sud Italia e il Nord Europa – osserva Marina – come è nella tradizione di Marettimo i cui pescatori dal 1940 si trasferivano in Alaska, a Bristol Bay, per mettere a frutto la loro esperienza nell’attività ittica e di conservazione del pesce”.

Nell’isola si parlerà di Sustainable Fishing, pesca sostenibile. Lo stress provocato dai cambiamenti climatici sull’ecosistema marino impatta sulle comunità, sul cibo e sulla sicurezza alimentare.

Urgono soluzioni e su queste si cimenteranno i “Climate Shapers, attraverso un programma di apprendimento fitto di attività, dal 13 al 19 luglio. Innovatori, imprenditori visionari, opinion leader condivideranno idee, modelli e strategie per co-progettare azioni coerenti con l’Agenda 2030. Lezioni, analisi di best practices a livello locale, una maratona di innovazione – hackathon – durante la quale i giovani lavoreranno sulle proprie idee innovative, per trasformarle in progetti e prototipi, esperienze culinarie: nel boot camp fra i 22 partecipanti, alcuni laureati, altri ancora alle superiori, lo scambio fra competenze multidisciplinari sarà protagonista.

Dal confronto fra ingegneria, tecnologia alimentare, chimica, economia, design, imprenditorialità, scienze alimentari e gastronomiche, scienze politiche, salute, filosofia, cooperazione internazionale, architettura, marketing, emergerà la complessità dell’uso sostenibile e della salvaguardia delle risorse del mare. Per Potito Ruggiero, il Climate Shaper tredicenne della provincia di Foggia, che all’età di 11 anni ha sfilato da solo a Stornarella, il suo paese, per i Fridays for Future e ha già partecipato a un libro, un altro grande passo di un piccolo leader.