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Il robot collaborativo

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Corre fra Bari e Torino la sfida della Fabbrica 4.0. Nasce dalla partnership fra COMAU, gruppo Stellantis, e il Politecnico di Bari

Corre fra Bari e Torino la sfida della Fabbrica 4.0. Nasce dalla partnership fra COMAU, la multinazionale torinese del gruppo Stellantis, leader mondiale nello sviluppo di sistemi e prodotti avanzati per l’automazione industriale, e il Politecnico di Bari, il più giovane fra quelli italiani, istituito nel 1990 ed eccellenza nel Mezzogiorno, il laboratorio pubblico-privato “Cognitive Diagnostics”, per lo sviluppo dei progetti innovativi nel campo della diagnostica industriale e robotica avanzata. Obiettivo: formare i nuovi talenti per l’industria 4.0, grazie al finanziamento di Comau di assegni di ricerca, borse di studio e posizioni da ricercatore per l’avvio dell’iniziativa.

L’accordo quinquennale per la realizzazione congiunta dell’iniziativa è stato firmato dal Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino e dal Chief Technology Officer di Comau, Pietro Ottavis. La sfida è rispondere alla domanda crescente di un’automazione flessibile, adattabile a qualunque contesto produttivo e capace di rendere più efficienti i processi di lavoro avanzati, grazie all’impiego di tecnologie abilitanti.

Tecnologie abilitanti

Le “Key Enabling Technologies” (KETs), ovvero le “tecnologie chiave abilitanti” sono tecnologie caratterizzate da un’alta intensità di know-how, cospicui investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&D), posti di lavoro altamente qualificati e rapido impatto sull’innovazione nei processi, sia di beni sia di servizi. Sono considerate dall’Unione Europea di “rilevanza strategica”.

Di qui la portata dell’accordo. Le attività di ricerca e sperimentazione congiunte saranno svolte presso l’Hub Comau di Bari, i laboratori di ricerca di Informatica Industriale, Automazione e Robotica attivi all’interno del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Politecnico, al fine di approfondire lo studio di innovativi sistemi di visione e piattaforme che consentano una programmazione dei robot più semplice, agevolando e velocizzando la gestione e il controllo da parte degli operatori (“low code programming”).

Il rettore Cupertino: opportunità per i nostri giovani talenti

Con Comau, ha affermato il rettore Francesco Cupertino, nasce il quindicesimo laboratorio pubblico-privato, nel segno di una “tradizione” che l’ateneo ha promosso sin dal 2010 con importanti realtà italiane ed estere nell’ambito tecnologico e della ricerca industriale. La nuova iniziativa prende vita “in uno specifico settore di grande interesse per il territorio pugliese come quello della diagnostica e la robotica intelligenti, per il quale sono da anni in atto attività di ricerca in alcuni laboratori dei Dipartimenti di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione e di Meccanica, Matematica e Management. Con questo laboratorio garantiremo un’ulteriore opportunità per i nostri giovani talenti di specializzarsi anche nell’ambito dell’Industria 4.0 che vede fra l’altro attivo da qualche anno anche un dottorato di ricerca interateneo”.

Il ruolo di COMAU in rapporto al politecnico di Bari

Inizialmente il team di lavoro del “Cognitive Diagnostics” sarà formato da personale contrattualizzato dal Politecnico di Bari, finanziato da COMAU, con la possibilità di un graduale incremento dell’organico. La partnership prenderà forma anche nelle attività didattiche, in cui l’azienda collaborerà con l’ateneo per promuovere la formazione e l’inserimento professionale di figure specializzate, con la partecipazione a momenti di tutoraggio in tirocini formativi e stage aziendali.

Al centro, la visione strategica condivisa dell’internazionalizzazione dei percorsi di ricerca del laboratorio, realizzata anche attraverso la partecipazione a progetti europei ed internazionali. I giovani laureati in ingegneria dell’automazione o informatica, che vorranno coltivare competenze in ambiti innovativi come la robotica e l’intelligenza artificiale, potranno misurarsi in contesti industriali all’avanguardia, qualificandosi verso un mercato del lavoro sempre più complesso e in evoluzione.

Si comprende dalle parole del manager COMAU Pietro Ottavis: “Le soluzioni realizzate nel nuovo laboratorio verranno integrate e testate da Comau presso i propri clienti per aiutarli a ottimizzare la produzione. Ci permetteranno di valutare nuove opportunità di business sia in Italia che all’estero in molteplici settori, dalla logistica, ai trasporti, alle energie rinnovabili, fino all’elettrificazione e all’economia circolare”.


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