X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

LA DATA da appuntare sul calendario è quella del 1° giugno: quel giorno, infatti, entreranno in vigore alcune delle misure previste dal decreto lavoro 2023, approvato dal Consiglio dei Ministri il 1° maggio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 maggio. I provvedimenti in esso contenuti riguardano la disciplina dell’assegno di inclusione, che dal 2024 sostituirà il reddito di cittadinanza, il taglio del cuneo fiscale al 6% o al 7% e, soprattutto, nuovi bonus assunzione. La volontà del Governo è quella di favorire in ogni modo l’occupazione giovanile e una prima risposta arriva proprio con misure dedicate all’assunzione a tempo indeterminato dei NEET under 30. Con l’acronimo NEET – Not in Education, Employement or Training – vengono indicati i ragazzi e le ragazze inattive con età compresa tra i 15 e i 34 anni, che non studiano e non sono coinvolti in percorsi di formazione.

Secondo il Rapporto Censis 2022, l’Italia detiene il primato per il numero di NEET: sono circa 3 milioni, con prevalenza femminile pari a 1,7 milioni e rappresentano il 23,1% dei giovani con età compresa tra i 15 e i 29 anni, a fronte di una media Ue del 13,1%. Nelle regioni del Mezzogiorno l’incidenza sale fino al 32,2% e nelle due fasce d’età più adulta, cioè 25-29 anni e 30-34 anni tende ad aumentare più velocemente. Questi numeri si inseriscono in un quadro preoccupante, caratterizzato da diseguaglianze di genere, territoriali e di cittadinanza, che evidenzia la necessità di destrutturare il fenomeno, decostruire gli stereotipi e dare vita a politiche integrate, sostenibili e capaci di rispondere i bisogni specifici dei giovani. Il bonus assunzioni può, perciò, essere considerato un primo passo importante per consentire ai giovani che hanno terminato gli studi e alla quota – residuale, ma meritevole di attenzione – di giovani in possesso di un titolo di studi basso come la licenza media di entrare nel mercato occupazionale.

L’agevolazione prevede un incentivo pari al 60% della retribuzione lorda ai fini previdenziali, della durata di un anno, per i datori di lavoro che assumeranno giovani NEET, con età inferiore ai 30 anni registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani”, ossia “Garanzia Giovani”. L’incentivo sarà applicato alle assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere e con contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione. Non sarà applicato, invece, ai rapporti di lavoro domestico. Il bonus è cumulabile con il bonus contributivo per l’assunzione di giovani under 36, che consente di usufruire gli sgravi fino a 6.000 euro per l’assunzione di giovani che non abbiano mai avuto un lavoro a tempo indeterminato, a eccezione di rapporti di apprendistato, lavoro domestico e contratti intermittenti non assimilabili a rapporti di lavoro stabili. In caso di cumulo con altri incentivi, il bonus NEET viene ridotto al 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

Il bonus NEET dovrà essere richiesto all’INPS dai datori di lavoro: entro 5 giorni dalla recezione della domanda, l’Istituto provvederà poi a comunicare l’effettiva disponibilità delle risorse per l’accesso all’incentivo, che sarà concesso mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili. Il datore di lavoro ammesso alla fruizione dell’agevolazione dovrà, dal canto suo, stipulare il contratto che dà titolo all’incentivo stesso entro 7 giorni e comunicarne l’avvenuta stipula all’INPS entro i successivi 7 giorni. L’incentivo sarà riconosciuto in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e in seguito all’effettiva stipula del contratto. In caso di risorse insufficienti, l’INPS ne darà tempestiva comunicazione e non saranno prese in considerazione altre domande.

L’auspicio è che la misura in procinto di entrare in vigore possa aiutare in maniera concreta i giovani NEET, dando nuovo impulso al mercato del lavoro, e sia solo il primo step di politiche attive integrate volte al contrasto e alla prevenzione del fenomeno attraverso una nuova giustizia economica e sociale e l’accesso a eguali opportunità, indipendentemente dalla condizione socioeconomica di partenza, dal genere, dalla Regione in cui si vive e dalla cittadinanza.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE