Un’immagine rappresentativa delle criptovalute
4 minuti per la letturaI giovani investitori sono pronti a sfruttare gli investimenti alternativi, come le criptovalute. I mercati diventano più inclusivi ma permangono molte criticità; il pubblico non sempre ha l’esperienza necessaria
Custodire i propri risparmi sotto al materasso o alla mattonella, è il modo di dire che appartiene a una generazione – Boomer – ormai lontana dai trend dei giovani d’oggi. I Millennials, Generazione Z ed anche i Baby investitori sono pronti a sfruttare gli investimenti alternativi, la sostenibilità e le risorse digitali per accumulare ricchezza. Basta all’eredità tramandate di generazione in generazione ed ai valori finanziari: le nuove generazioni tracciano la propria strada nelle finanze.
I giovani dell’oggi sono capaci di scambiare, vendere, comprare e persino fare investimenti secondo le leggi del guadagno virtuale ‘facile e immediato’. Non è solo l’attrazione verso la finanza digitale che li spinge ad avventurarsi – sebbene inesperti – in questo mondo economico, ma piuttosto la accessibilità rispetto ai diktat imposti dalla finanza tradizionale. Questo fascinoso turbinio di giovani investitori che “giocano” – si fa per dire – ad essere “The Wolf of Wall Street” ha invaso anche l’Italia, paese in cui l’alfabetizzazione economico e finanziaria dilaga. Banca d’Italia ha confermato la tendenza al disconoscere le regole finanziarie.
Tra il 2017 e il 2020 ha condotto due rilevazioni su una coorte di soggetti di età compresa tra i 18 ed i 79 anni. L’obiettivo dell’indagine: valutare il grado di alfabetizzazione e delle competenze finanziarie degli italiani (IACOFI) attraverso l’approccio sviluppato dall’International Network on Financial Education (INFE) dell’OCSE. Il metodo assegna un punteggio di alfabetizzazione finanziaria compreso tra 1 e 21 sulla base dalle somme di tre componenti: conoscenze finanziarie (da 0 a 7), comportamenti finanziari (da 0 a 9) e attitudini finanziarie (da 1 a 5). L’indicatore più significativo dell’indagine – un esercizio econometrico sulle conoscenze finanziarie – mostra che gli italiani si suddividono in quattro categorie: gli esclusi, gli incompetenti, i competenti e gli esperti.
Nel corso dei tre anni di indagine, a fronte di una ridotta crescita degli esperti, sembra aumentare il numero dei competenti rispetto alle altre due categorie. Permangono però molti dati relativi a comportamenti finanziari inadeguati (per esempio non risparmiare, non pianificare o pagare in ritardo le bollette) o atteggiamenti di disagio delle persone rispetto alla propria condizione finanziaria o alla prospettiva della pensione.
L’indirizzo, auspicato anche da Banca d’Italia, sarebbe quello di educare al mondo delle finanze anche in virtù dell’apertura prorompente dei nuovi mercati economici digitali e delle nuove monete di scambio come bitcoin e NFT. Sono proprio questi a venire incontro alla nuova classe di giovani investitori che dichiarano – in un sondaggio online eseguito da Escalade, società di ricerche di mercato – insufficienti e insoddisfacenti le risorse dei rendimenti tradizionali come azioni e obbligazioni in favore di metodi alternativi. Bank of America, in accordo con tale sondaggio, dichiara che la ricchezza personale dei giovani investitori degli States equivale a 84 trilioni di dollari, cioè una somma immensa che cavalca un trend di investimenti che – secondo le statistiche – potrebbero durare per i prossimi venticinque anni.
Questo fenomeno di ‘finanza democratica’ reso possibile dalla digitalizzazione dei servizi ha una duplice faccia. Da un lato, rende i mercati inclusivi abbattendo le barriere di accesso agli strumenti finanziari, dall’altro fa emergere le problematiche sull’uso delle piattaforme digitali di trading e dei social network che incoraggiano – sfacciatamente – l’investimento di massa da parte di un pubblico privo di esperienza. Di fatto ad ispirare la scia dei piccoli broker finanziari ci sono i guru del successo come Nicola Palmieri: il cripto influencer numero uno del paese. Ha costruito una presenza significativa sui social media accumulando oltre 246 mila iscritti al canale YouTube.
Inoltre, è fondatore del sito Cripto.Club dove condivide informazioni, risorse ed intuizioni sul mondo delle criptovalute, sui diversi token e rende comprensibili i concetti finanziari complessi.
Nella scelta di finanza innovativa delle nuove generazioni si cela un forte sentimento di scarsa fiducia di sé. In altre parole, affidarsi a un consulente finanziario rappresenta per un giovane una vera debolezza. Per questo motivo, molti ragazzi preferiscono investire personalmente il proprio tempo ed i propri risparmi nelle nuove tecnologie, più vicine al loro modo di vivere e vedere il mondo. I ragazzi sono d’accordo nell’affermare che il futuro delle finanze è nelle criptovalute e nella blockchain, metodi alternativi al tradizionale sistema bancario. Tra gli esempi più noti in tal senso, il Dogecoin, la moneta digitale è nata per gioco e diventata la terza crypto valuta sul mercato economico-finanziario.
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