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di OSVALDO VETERE
Come affermò il celebre fisico Albert Einstein: “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”. Venti dal Sud – frutto della collaborazione tra l’associazione culturale Venti e L’Altravoce Dell’Italia – nasce all’interno dell’inserto “L’altra voce dei ventenni” per combattere ogni pregiudizio ed eliminare ogni stereotipo negativo relativo ai giovani del Sud. Come? Dando voce ai giovani, valorizzandoli, usando le loro penne per consentir loro di esprimere i propri punti di vista e raccontare le proprie esperienze: è l’unico modo per mostrare e dimostrare che noi, giovani del Sud, non siamo affatto fannulloni come più volte descritti, anzi, siamo ragazzi affamati, pieni di vita, con una voglia matta di affermarci, di emergere e, soprattutto, di farlo nella nostra terra.
In queste pagine daremo voce alla parte bella e propositiva del Sud e dei giovani che lo vivono: le storie di quei ragazzi che, nonostante le difficoltà insite nell’avviare un’impresa qui, grazie ad un’idea innovativa e tanta forza di volontà riescono ad emergere, così che possano essere da esempio per molti altri. Ma daremo voce anche a quei giovani che sono andati a cercare fortuna altrove: perché l’hanno fatto? Come si può arginare questo fenomeno? Vogliamo dare una risposta a questi interrogativi.
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Racconteremo le nostre eccellenze, per dimostrare che siamo consapevoli che la cultura e lo studio siano il più efficace strumento di riscatto a nostra disposizione; vogliamo dimostrare che siamo menti pensanti, libere e critiche, giovani ambiziosi e decisi a superare ogni sfida che la vita ci riserva. Offriremo una testimonianza di quanto sia importante, per un periodo della propria vita, vivere lontano da casa: l’essere “fuori sede” è un’esperienza fondamentale per la crescita e la maturazione dei giovami, che consente di aprire la mente e vedere il mondo con occhi diversi.
Allo stesso tempo però racconteremo l’amore ed il legame con la propria terra d’origine: in un mondo sempre più globalizzato c’è bisogno di giovani che amino la propria terra, che siano legati alle proprie radici e che valorizzino le proprie origini e la propria identità; di giovani che, seppur vadano momentaneamente via, decidono di ritornare a casa. Vogliamo, in conclusione, batterci per la rinascita del Sud. Solo chi ama la propria terra ed è visceralmente legato ad essa può tentare una simile impresa: noi crediamo nel sud e nei valori dei giovani che la vivono, siamo convinti che con la predisposizione di un adeguato piano economico il territorio possa rialzarsi e tornare a splendere. Serve, però, un intervento armonico: istituzioni, classe dirigente e cittadini devono muoversi tutti in un’unica direzione, all’unisono.
Bisogna cambiare la mentalità delle persone, è necessario combattere l’illegalità, restituire centralità al lavoro e alla dignità umana, mettendo da parte individualismi ed egoismi per promuovere una crescita comune del territorio. Non sarà semplice ma dobbiamo provarci tutti insieme. Oggi ci troviamo di fronte ad un bivio: la strada più facile da percorrere è sicuramente lasciar perdere ed andare via, accettando l’idea che ogni sforzo sia inutile; l’alternativa, invece, è crederci, non arrendersi e combattere con tutte le nostre forze per cambiare le cose, o quanto meno provarci, per non vivere con il rimpianto di essere rimasti fermi nonostante ci fosse ancora qualche possibilità.
Siamo consapevoli che questa seconda strada non è da tutti: è riservata a chi ci crede fortemente, a chi è disposto a tutto pur di riuscire nel suo intento, a chi è pronto ad affrontare e risolvere il problema, ma siamo convinti che una volta innescata la miccia si possa generare un effetto domino, coinvolgendo sempre più persone e rendendo così meno utopistica questa impresa. Noi iniziamo facendo la nostra parte, cercando di smuovere le menti e le coscienze dei nostri coetanei, stimolando un dibattito costruttivo e coinvolgente, combattendo i pregiudizi, le falsità e le ingiustizie, dando voce a tanti giovani e raccontando la realtà vista con gli occhi innocenti ma allo stesso tempo ambiziosi dei ventenni.
Il resto, poi, spetta a voi. Con la speranza che le nostri voci si propaghino come il soffio dei venti, che siano la brezza marina che rinfresca dal caldo asfissiante dell’odio e dei pregiudizi; inarrestabili, come la nostra voglia di rendere il Sud una terra migliore, con un’economia più produttiva, priva di ingiustizie e ricca di possibilità. Il cambiamento passa dalle nostre menti e dalle nostre mani.
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