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Una scena del film Spaccaossa

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C’è un film in giro, nelle sale cinematografiche, che procura un groppo in gola. È una straziante e amorosa testimonianza di dolore che va a stamparsi in petto – irripetibile, fotogramma dopo fotogramma – ed è senza scampo. Il titolo è “Spaccaossa”, la regia è di Vincenzo Pirrotta che è anche il protagonista, con lui c’è una ragazza – Selene Caramazza – che è la perfetta Addolorata nella desolazione di una umanità pronta a tutto per tirare avanti, sfruttata da una banda di criminali che spacca loro le ossa per poi lucrare i soldi dell’assicurazione.

LA STORIA DI SPACCAOSSA

La storia è tremendamente vera. Non è fantasia, è dura realtà. Superlativo il cast con un Ninni Bruschetta su-per-la-ti-vo, con un Filippo Luna struggente e poi ancora struggente, con Luigi Lo Cascio incredibile nella sua sublime mutazione in macchinetta e con un Giovanni Calcagno, cazzutissimo e cattivissimo quanto e più del leggendario Inquisitore. Il film è scritto da Pirrotta, da Ignazio Rosato, da Salvo Ficarra, da Valentino Picone e da Fedor Dostoevskij.


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