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Marco Damilano

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La polemica sollevata dalla destra sul programma quotidiano di Marco Damilano su Rai3 – rimasto senza lavoro dopo le dimissioni dalla direzione de L’Espresso – nella fuffa della formale denuncia propagandistica (il Pd, con l’avallo di Mario Draghi, impone un professionista) manca di un contenuto tutto di concretezza politica, ovvero questo: fosse rimasto senza lavoro uno altrettanto bravo come Damilano, un Francesco Borgonovo, per esempio, la Lega e FI – che pure sono in maggioranza, nel governo di Draghi – sarebbero stati in grado poi di farlo assumere dal direttore generale Carlo Fuortes? Ovviamente no, e il punto è proprio questo: non la malvagità di sistema dei compagni, ma la fessaggine dei centrodestri. E sempre con l’avallo di Draghi.


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