Mario Draghi con Ursula von der Leyen
1 minuto per la letturaCome quando Silvio Berlusconi fece il suo capolavoro a Pratica di Mare, facendo sedere Vladimir Putin al tavolo della Nato con George W. Bush, oggi Draghi sta giocando al Grande Gioco. Il guaio afgano non si risolve se non chiamando a sé la Russia, cercando la Cina, costruendo un’Europa consapevole dell’orizzonte asiatico, sulle orme della vocazione universale d’Italia, il cui genius loci è il Mediterraneo: l’approdo cui tutto il mondo arriva e aspira. L’Occidente è solo un pezzo, l’Oriente è l’altro. Il Mediterraneo – e questo è il senso dell’azione strategica dell’Italia – contiene l’uno e l’altro. Il vero sovranismo è questo.
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