Enrico Letta
Un vero sospiro di sollievo, leggere – su Il Domani – di Enrico Letta che in questi anni di esilio a Parigi s’è dedicato ai soldi. Fondatore della società di mediazione Equanim, determinante nell’accordo tra Veolia e Suez, quindi parte in causa in Pubblicis, un’azienda di pubblicità impegnata a rallegrare la cupa immagine dei sauditi, infine vicepresidente per l’Europa occidentale di Tojoy, un marchio – alla faccia dell’occidentalismo – cinese. Un vero sospiro di sollievo, dunque perché così è tutto chiaro: Enrico Letta non ci è – così come appare, con quell’aria da viceparroco – ma ci fa!
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Si, PB probabilmente la tua analisi si è spostata in avanti degradando naturalmente perché imposta dalla questione meridionale,ci accomuna quest chiamiamolo impiego e quindi anche Letta con la fama di porta-rogne (così si dice in giro) può fare al caso nostro, un commerciale leggero è comunque un bagaglio, l’aspetto religioso non rientra nel mio modo di intendere la politica per me è solo spiritualità, dedicarsi una volta a settimana e in qualsiasi giorno e orario nel volere depositare le riflessioni (per disfarsene) non è un grosso sacrificio, ci sono anche i canali multimediali forse lì meglio non depositare niente.