Draghi con Mancini e Chiellini
1 minuto per la letturaLa Nazionale vince gli Europei con Mario Draghi a Palazzo Chigi e la cronaca di queste ore ci dà la sobria rappresentazione dei festeggiamenti. Con i “se” la storia non si fa ma questa volta, sì: l’Italia vince con Giuseppe Conte e l’ex presidente del Consiglio, collaborato da Rocco Casalino, fa una diretta Facebook di tre giorni e tre notti dagli spogliatoi. Vince con Romano Prodi e il capo dell’Ulivo – con Arturo Parisi – porta i campioni su per gli Appennini in bici ma vince l’Italia con Silvio Berlusconi e il magnifico Cav, forte del sole in tasca, porta gli Azzurri a Temptation Island e finalmente esplode l’estate e la patonza ricomincia a girare.
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La spigolatrice di Sapri… eran trecento giovani e forti, e sono morti… è un fatto che siano morti (okay) i posteri (oggi noi) dobbiamo stabilire se sono morti invano. Io non credo che siano stati mossi da chissà quale ideale, volevano avere il privilegio di rimanere liberi da un obbligo comune (esentati) non è emancipazione d’accordo, dobbiamo immaginarli una volta sbarcati, attraversare i campi con l’attenzione sbigottita dei contadini i quali non si sentivano chiedere un pezzo di pane 🥖 come facevano i baroni del tempo, Ciccio fatica e pizzicato magna (tutt’ora in voga) no andavano incontro a morte certa verso i potentati del tempo uniti dalla lingua comune questo si e quindi anche l’inno, ecco che cos’è l’amalgama che italiani e italiane ritrovano nei momenti di difficoltà. L’Italia è un’espressione geografica non vi è dubbio quindi non è o si fa l’Italia o si muore, non ci sono risorse quindi chi trasforma meglio riducendo lo spreco ad una percentuale tollerata fa star bene il bel paese, è chiaro che le materie prime si devono importare a cosa servono altrimenti le norme di riferimento? Dobbiamo rimanere imbambolati dalla Grande madre Russia? No non abbiamo lo stesso clima questa è la patonza per me.