Una processione del Venerdì santo a Leonforte
1 minuto per la letturaTutto il caldo di queste giornate nell’improvviso della sera – stasera – se ne va. Arriva il tramonto e tutta Leonforte s’avvolge in un brivido. Si scende verso la Matrice con l’ansia di fare tardi. Ci si ritrova sul sagrato alla spicciolata per poi diventare calca, folla, popolo in attesa. Le porte della chiesa sono spalancate, le due confraternite si schierano ciascuna nei propri ranghi: l’Addolorata e il Cristo. I maestri della Banda Municipale attendono il colpo cupo della grancassa. È il secondo Venerdì Santo nel lockdown e la nostalgia strappa il cuore dalle carni. E pare di ascoltare Jone (fatelo: Banda Ionica, la trovate su YouTube).
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA