Walter Tobagi
1 minuto per la letturaC’è un uso disonesto dell’eufemismo. Ed è quando si fa opera di sorvolo più che di rimozione della nostra coscienza storica. I quarant’anni dall’uccisione del giornalista Walter Tobagi sono stati raccontati dentro la rassicurante formula del “caduto per la libertà contro l’odio e l’intolleranza”. Marco Gervasoni che è uno storico non se l’è bevuta – “Pensavo che a ucciderlo fossero stati dei terroristi comunisti, non odio e intolleranza” – e quel che è peggio, è sapere che cosa, questi stessi eufemisti, ne avrebbero fatto di un Tobagi vivo dato che era socialista. Come minimo un ladro.
La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA