Virginia Raggi (Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse)
1 minuto per la letturaVirginia Raggi, sindaco di Roma, fissa a 500 euro la contravvenzione per chiunque getti una mascherina per terra. Signora mia tutto giusto, ci mancherebbe altro e giustamente Raggi – a margine del libero brado di cinghiali selvatici – ne fa vanto di cotanta severità. E fin qui – si dirà – tanto di cappello: Virginia addita la pagliuzza. Ma in una città dove accanto ai cassonetti villeggiano serenamente materassi vecchi, divani sfasciati e perfino lavatrici arrugginite, il sindaco sì, che sa il fatto suo: sorvola sulla trave.
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All’indolenza della Raggi si accompagna l’altissimo senso civico dei romani.
Le battaglie ideologiche dei 5 stelle, non danno speranza al genere umano.
Avremo cassonetti stracolmi e spazzatura non raccolta ma sulle mascherine non si transige.
Poi magari faremo un giro in monopattino elettrico per sentirci più equi e solidali, sperando di non sprofondare in qualche buca stradale dalla quale neanche Jules Verne riuscirebbe ad uscirne.