S’È capito che il “Whatever it takes” di Mario Draghi è – come sul dirsi – il nuovo Piave. Benissimo. È il “muti passaron quella notte i fanti”. Ed è, in un presagio dolce e lusinghiero, magnifica cosa. Nel lieve tripudiar dell’onde sarà infatti un nuovo ventiquattro maggio. Il fosco evento della recessione da Coronavirus resterà alle spalle e però, questa volta, niente più Vittoria mutilata, mai più Caporetto (e il 4 novembre, infine, si faccia quanto prima; anche domani mattina). Ps e, manco a dirlo, niente Cagoia!
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