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Giulia Bongiorno e Matteo Salvini

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Quasi tratto è il dado, tutto volge al crepuscolo, la crisi di governo incombe e si staglia – solitaria – l’artefice di cotanta ora grave: Matteo Salvini.

A lui, infatti, è data la quasi parola – quasi definitiva – sulla quasi fine dell’esecutivo giallo-verde. Le cronache lo descrivono concentrato sui più severi convincimenti, nessuno della sua stretta cerchia riesce ad avvicinarlo e solo una persona – una sola – è con lui: Giulia Bongiorno, ben più che un semplice ministro della PA, ma fidata consigliori, già collaudatasi nel ruolo in ben altra esperienza. Con Gianfranco Fini. Speriamo – questa volta – senza Tulliano’s. E con diversa sorte.



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