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Virginia Raggi in via Napoleone III

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Il sindaco Virginia Raggi che va con la Digos nella sede di Casapound per poi dire – “Eliminare la scritta sulla facciata, è abusiva” – come se il problema numero uno di Roma sia solo l’iscrizione sulla facciata dello stabile di via Napoleone III, da un lato svela uno sgangherato tentativo di distrazione rispetto alla tragedia di una città ormai allo stremo mentre dall’altro, invece, palesa il desiderio di salvarsi buttandosi nel più furbastro dei rifugi a disposizione degli incapaci: l’antifascismo (in assenza di fascismo, manco a dirlo).



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