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Raffaele Fitto e Giorgia Meloni

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Il giorno dopo l’annuncio del via libera alla terza rata del Pnrr a Palazzo Chigi si festeggia e si esalta il lavoro fatto negli ultimi mesi

Il giorno dopo aver imboccato il pagamento parziale della terza rata, l’esecutivo Meloni tira un sospiro di sollievo per il risultato ottenuto. Dalla cabina di regia di Palazzo Chigi filtrano queste parole: «È stato un lavoro in silenzio senza fare polemiche con il precedente governo. I risultati sono sul tavolo».

Così l’Italia accetta lo sblocco di 18,5 miliardi di euro su 19, che a questo punto potrebbero arrivare nel giro di poche settimane. Ed è vero che si perdono 519 milioni di euro per i mancati obiettivi centrati sui nuovi posti letto degli studentati. Ma questo miliardo dovrebbe rientrare con la quarta rata che in questo modo diventerà di 16,5 miliardi. Un risultato che fa compattare la maggioranza, a maggior ragione dopo le polemiche di queste settimane sul Pnrr e sulla giustizia.

TERZA RATA PNRR, LA SODDISFAZIONE DI PALAZZO CHIGI

«Il lavoro concluso ieri va nella giusta direzione. Arriveranno i soldi della terza e poi della quarta tranche. Andremo avanti per la realizzazione dei progetti. Ricordo che il ministero degli Esteri è quello che è in testa alle classifiche per l’efficienza per l’utilizzo dei fondi del Pnrr» osserva il vicepremier Antonio Tajani.

«Lo sblocco della terza rata del Pnrr – esulta Giovanni Donzelli – è la conferma dell’ottimo lavoro del governo Meloni. Sono state smentite tutte le profezie nefaste della sinistra. Il governo, ovviamente, va avanti: ci sono buoni rapporti con l’Europa e i soldi arriveranno nonostante sia necessario correggere il piano che era stato previsto da altri governi». E le correzioni dovranno essere inviate entro il 31 agosto, ma dall’innercircle di Raffaele Fitto, che ha la delega al Pnrr, si fa sapere che «le invieremo prima di quella data».

ANCHE FORZA ITALIA FESTEGGIA, MULÈ: «HA VINTO L’ITALIA»

Insomma, tutto procede come avrebbe voluto il governo Meloni. Anche gli azzurri di Forza Italia festeggiano. «Il pagamento della terza rata del Pnrr è un innegabile successo del nostro Paese, a vincere non è stata Forza Italia ma tutta l’Italia» scolpisce il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè. Oltretutto l’azzurro evidenzia che «il pagamento della terza rata è un risultato conseguito grazie a un impegno corale del governo e della maggioranza del quale oggi le opposizioni dovrebbero prendere atto dopo le accuse e le diffidenze delle scorse settimane. I 500 milioni che non ci sono stati pagati adesso dall’Europa, è bene ricordarlo, non sono andati persi ma saranno versati nella prossima rata».

In scia un altro azzurro, come Maurizio Gasparri: «Nel nostro Paese abbiamo una opposizione davvero scadente. Hanno passato settimane intere a dire: ‘Non verrà pagata la terza rata del PNRR all’Italia. I soldi non ci saranno dati. Sarà un disastro’. Un grande successo del governo invece quello del PNRR. I soldi arrivano e saranno spesi bene. Non buttati dalla finestra come facevano i governi a guida grillina o i governi, in particolare giallo-rossi, con il Pd accanto all’incapace capo dei 5stelle. L’Italia va avanti e rispetta la tabella di marcia.

Mentre gli altri dicono soltanto bugie non avendo argomenti reali. Del resto, di elezione in elezione, sui territori se le sinistre affondano ci sarà pure una ragione». Le truppe di Forza Italia escono in batteria a sostegno dell’esecutivo e a maggior ragione per evidenziare il risultato. Per Licia Ronzulli «sulla terza rata del Pnrr abbiamo raggiunto un ottimo risultato e se anche il Commissario Europeo, Paolo Gentiloni, parla di giornata positiva per l’Italia, non capisco il tifo da stadio di certa opposizione contro il nostro Paese quando c’è in gioco la Nazionale. Ci sono temi come il Pnrr o il caso Zaki – ha aggiunto – che non dovrebbero avere colore politico. Il fatto di aver risolto un problema con la Commissione europea, grazie al dialogo costruttivo e costante del governo, ed essere riusciti a portare a casa 18,5 miliardi su 19 è una vittoria».

PNRR, ORA PALAZZO CHIGI ATTENDE IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE UE

E ora, a quanto si apprende a Bruxelles, toccherà alla Commissione dare il via libera per erogare la tranche da 18,5 miliardi: il procedimento sarà separato da quello della valutazione della quarta rata modificata e i tempi, si spiega, non sono lunghi. Il via libera all’esborso, si spiega, si configura come un procedimento soprattutto formale e potrebbe arrivare entro l’estate anche se dalla Commissione evitano qualsiasi speculazione sul timing. Ieri, il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni ha sottolineato che i fondi della terza rata per l’Italia arriveranno “nelle prossime settimane».

Ovviamente l’opposizione non crede alla narrazione del governo. Nicola Fratoianni è durissimo contro la maggioranza: «L’ennesimo pasticcio sul Pnrr, nella rinegoziazione l’Italia perde altri soldi e a farne le spese sono gli studentati, le residenze per gli universitari necessarie ed urgenti per quei giovani che non ce la fanno più ad andare avanti, mentre studiano». In scia l’accusa del Pd Francesco Verducci: «Quanto accaduto è gravissimo. «L’incapacità del Governo italiano sta mettendo a rischio la realizzazione di 7500 nuovi posti letto per studenti universitari. L’Europa non ha validato l’obiettivo collegato alla terza tranche dei fondi PNRR, sul quale resta l’opacità della gestione affidata ai privati».


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