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Guido Crosetto

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Non ha dubbi Giorgia Meloni: «Sul Pnrr sento e leggo cose che non esistono. Come il ministro Fitto ha già spiegato in diverse sedi istituzionali, governo e maggioranza stanno lavorando con la Commissione europea per risolvere alcuni problemi strutturali del Piano». Giorgia Meloni mette in chiaro in un’intervista a Milano Finanze che il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza «non è un problema». Anzi. È «una grande opportunità che il governo non si lascerà sfuggire, nonostante errori e ritardi che ha ereditato. Per questo siamo al lavoro per rimodulare il piano e risolvere le criticità, puntando su quei progetti per i quali i finanziamenti possono essere spesi entro la scadenza del Piano».

Eppure la giornata politica della maggioranza viene travolta  dalle parole ministro Guido Crosetto alla Stampa: «Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, bisogna prendere solo le risorse che siamo in grado di spendere». Una dichiarazione che si trasforma in un boomerang per l’esecutivo. Con lo stesso Crosetto che è costretto a smentire: «Oggi ho scoperto di aver rilasciato un’intervista a La Stampa. Hanno usato pezzi di un intervento pubblico, tagliando un ragionamento complesso sul Pnrr, per INVENTARE un titolo che aprisse una polemica. Hanno riportato virgolettati FALSI per provocare il presidente del Senato». Il quotidiano La Stampa non ci sta: «Di falso non c’è nulla».

Fatto sta che la frase di Crosetto, seppur smentita, diventa comunque oggetto di dibattito. Scatena, va da sé, le opposizioni. «Il governo sul Pnrr non ha le idee chiare. Oggi con l’intervista di Crosetto getta la spugna», attacca il leader del M5S Giuseppe Conte. In scia il Pd con Antonio Misiani: «Sul Pnrr il governo Meloni ha perso sei mesi in chiacchiere, senza mai chiarire veramente cosa vogliono fare. Adesso che il tempo stringe, dicono che l’Italia avrebbe ottenuto ‘troppi soldi’ dall’Europa e il Piano andrebbe tagliato. Sono senza vergogna».

Qual è la verità? Il vicepremier Matteo Salvini sostiene che la priorità del governo «è spendere tutto ma spendere bene, quindi dal mio punto di vista stiamo recuperando ritardi sull’acqua e stiamo investendo miliardi per risparmiare, trattenere e distribuire acqua ai cittadini e agricoltori». E anche Antonio Tajani, l’altro vicepremier, osserva come Forza Italia sia convinta che «si debbano utilizzare tutti i fondi messi a disposizione dall’Unione europea e che è necessaria una flessibilità per poter adeguare i progetti che erano stati presentati in occasione della crisi del coronavirus alla quale è seguita quella legata alla guerra in Ucraina».

Nel primo pomeriggio arriva poi una nota del ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto in cui spiega che l’Unione europea esclude dal Pnrr gli stadi di Firenze e Venezia: « I servizi della Commissione, infatti, a seguito di un ulteriore approfondimento istruttorio, hanno confermato la non eleggibilità di entrambi gli interventi nell’ambito dei Piani Urbani integrati (PUI) delle rispettive città metropolitane».

Sullo sfondo restano le polemiche in vista del 25 aprile e in particolare sull’ultimo spunto fornito dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha affermato che «nella Costituzione non c’è la parola antifascismo». Il diretto interessato prova ad allontanare le polemiche sottolineando come le sue parole  siano state «stravolte». Tutto questo acuisce la distanza fra maggioranza e opposizione. E fa dire  così alla segretaria del Pd, Elly Schlein: «Non credo ci sia bisogno di commentare ulteriormente le uscite fatte dai membri della maggioranza e dalle più alte cariche dello Stato. Noi continuiamo a sostenere questa visione intersezionale, femminista e soprattutto antifascista».


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