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Matteo Renzi durante la conferenza stampa

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ROMA – La crisi di Governo è ufficialmente aperta. In conferenza stampa, infatti, l’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha annunciato il ritiro delle delegazione del proprio partito dalla compagine di Governo, tradotto: arrivano le dimissioni dei ministri Teresa Bellanova, Elena Bonetti e Ivan Scalfarotto.

«Le dimissioni – ha chiarito Renzi – arrivano per fare chiarezza. Se le forze politiche vogliono affrontare le questioni aperte lo facciano, ma senza rinviare ancora. Senza giochi di parole. Abbiano il coraggio di dire che il Re è nudo».

Il senatore di Scandicci ha ricordato come «a dimettersi ci vuole coraggio e responsabilità. si è detto che noi volevamo i posti ma intanto siamo gli unici che si dimettono», aggiungendo che in questi mesi «abbiamo chiesto di risolvere problemi perché facciamo politica e non populismo, davanti alla crisi dettata dalla pandemia bisogna cercare di risolvere i problemi».

«Si dice – ha proseguito – ma c’è la pandemia. Proprio perché c’è la pandemia bisogna rispettare le regole regole democratiche. Se durante una pandemia, se durante una crisi non le rispetti, allora la democrazia non serve più a niente»

Renzi ha, anche sottolineato, che Italia Viva «non gioca con le istituzioni, la democrazia non è un reality», rimarcando come «la crisi di Governo non è stata aperta da Italia Viva, la crisi era aperta da mesi». chiarendo: «Risolviamo i problemi che si sono aperti: questa è politica. Pensare di risolverli con un post su Facebook è populismo» ed ha rinnovato «la fiducia incrollabile nel presidente della Repubblica, nella sua persona e nel suo ruolo di arbitro».

In ogni caso, Renzi ha garantito che «da subito diciamo che voteremo lo scostamento di bilancio, le misure anti Covid, le misure che il Governo varerà, quale esso sarà, sui ristori» per poi aggiungere che «Siamo pronti a dare una mano, a parlare di tutto con tutti senza ideologia. Non siamo irresponsabili. Se c’è una crisi la si affronta non su Facebook ma nei tavoli politici».

Per quello che verrà, invece, l’ex presidente del Consiglio ha precisato che non esistono pregiudiziali sui nomi, compreso il nome di Giuseppe Conte, l’unica cosa su cui ha subito chiarito che mancherà l’avallo di Italia Viva ad un ribaltone: «Noi non abbiamo nessuna pregiudiziale – ha detto – né sui nomi né sulle formule. Se non che non faremo mai i ribaltoni e non faremo mai un Governo con le forze della destra sovranista. Non esiste alcuna ipotesi di ribaltone, è l’unica pregiudiziale».

Rispetto alle elezioni, infine, Renzi ha chiarito di non credere «al voto, non c’è in Parlamento questa possibilità. Non ci crede nessuno. Si vota nel 2023» per poi aggiungere «siamo pronti ad andare all’opposizione» pur non chiudendo del tutto a possibili soluzioni non traumatiche della crisi ma precisando «Non siamo dei segnaposto».


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