Silvio Berlusconi
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ALLE sette di sera il figlio Luigi lascia l’ospedale San Raffaele e mostra il pollice in su ai cronisti. Negli stessi minuti le agenzie diffondono la notizia di una telefonata tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. «È la telefonata più bella che potessi ricevere» ha commentato il leader della Lega. E c’è anche lo spazio per una conversazione telefonica tra il Cavaliere e la premier Giorgia Meloni che gli ha fatto gli auguri di buona guarigione. Notizie positive, dunque, che si aggiungono alle parole del fratello dell’ex premier, Paolo: «Situazione stazionaria ma positiva. Rispetto a ieri l’ho trovato meglio. Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi».
IL BOLLETTINO MEDICO
Sono state forse le 24 ore più difficili della famiglia del Cavaliere. Il ricovero in fretta e furia mercoledì mattina, le telefonate continue al professore Alberto Zangrillo per accertarsi sullo stato di salute del capo di Mediaset. La notizia subito dopo che l’ex premier è stato ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. Insomma, 24 ore che la famiglia di Berlusconi non avrebbe mai voluto vivere o non avrebbe mai pensato di vivere. Forse perché, come disse una volta il medico catanese Scapagnini «il presidente è immortale». Sia come sia, dopo la prima notte in ospedale si attende il primo bollettino ufficiale da parte dello staff del professor Alberto Zangrillo. Bollettino che sarà diramato attorno alle 15.15, pochi minuti dopo alcune indiscrezioni giornalistiche che non fanno presagire nulla di buono. «Il presidente Silvio Berlusconi – si legge nel bollettino – è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleicocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti».
Da qui in avanti il bollettino ufficioso è altalenante. Fonti vicine al leader azzurro confermano che le condizioni Berlusconi «registrano oggi un incoraggiante miglioramento rispetto a ieri. Sebbene la situazione imponga la massima prudenza, l’ex premier starebbe reagendo in modo positivo alla terapia antibiotica decisa per curare la polmonite insorta negli scorsi giorni». Oltretutto, si aggiunge, «la forma di leucemia cronica da cui è affetto da tempo – come riferiscono le stesse fonti – peraltro non sarebbe rara per soggetti della sua età e viene normalmente trattata con terapie poco invasive, consentendo una qualità della vita pressoché normale».
LE VISITE DI AMICI E PARENTI
Nel corso del secondo giorno di ricovero, uno dopo l’altro, tutti i figli fanno visita: Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Senza dimenticare i tre amici di sempre: Adriano Galliani, amministratore del Monza, Fedele Confalonieri e Marcello Dell’Utri. «C’è preoccupazione, però siamo ottimisti. L’ho visto molto meglio. Ma stava dormendo» dice Confalonieri. In questo contesto Forza Italia è in subbuglio. Per la prima volta, si lasciano scappare diversi azzurri, «la situazione è realmente grave e noi ci troviamo spaesati». Ed è vero che il partito ha sposato una linea meno aggressiva nei confronti del governo, al punto da ribattezzare il partito “Forza Meloni”. Ma è altrettanto vero che resta in calce una famosa frase di Marcello Dell’Utri: «Dopo di lui ci sarà il diluvio».
LE PREOCCUPAZIONI IN FI
Insomma, la preoccupazione fra gli azzurri non è solo legata all’affetto e alla stima nei confronti di Berlusconi, ma è strettamente connessa anche a quello che potrebbe succedere un minuto dopo. Il partito, dopo il recente cambio al vertice, è nelle mani di Antonio Tajani e di Marta Fascina, che nell’ultima tornata di nomine hanno fatto il pieno di fedelissimi. Ma c’è anche un’opposizione interna che guarda al centro e, in particolare, al posizionamento centrista di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Sia come sia, fin dalle prime ore del mattino i vertici di Forza Italia cercano di inviare messaggi distensivi. Il primo a intervenire è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: «Ho parlato stamani con il professor Zangrillo e mi ha detto che il presidente Berlusconi ha trascorso una notte tranquilla. Le sue condizioni sono stabili».
Sempre nelle prime ore della giornata arriva una nota di Forza Italia che racconta di un Berlusconi che ha parlato con i vertici del partito, ha rivolto loro un affettuoso saluto e ha raccomandato il massimo impegno in parlamento, al governo e in Forza Italia perché «il Paese ha bisogno di noi». Il capogruppo Paolo Barelli conferma la telefonata con il leader: «Questa mattina ho parlato al telefono con Berlusconi, una chiamata che mi ha dato sollievo». E il cerchio di positività si chiude a sera con le telefonate di Salvini e Meloni al “leone” Berlusconi.
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