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Lagarde annuncia il rialzo dei tassi, per il vicepremier Tajani la strategia dell’Eurotower rischia di portare alla recessione, Salvini considera il nuovo aumento “una scelta insensata e dannosa”
Una Lagarde con toni da ‘falco’ quella che oggi ha annunciato un “nuovo rialzo dei tassi a luglio” aggiungendo di non essere in grado di indicare la fine della corsa. La dichiarazione della presidente della Banca centrale europea, lanciato dal Forum sulle Banche centrali 2023 a Sintra, in Portogallo, ha scatenato le critiche della politica italiana. Ma non ha spiazzato i mercati, anzi.
Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha usato parole nette sulla scelta dell’Eurotower: “Non credo che vada in direzione della crescita” e paventa il rischio “recessione”.
Ma Lagarde indica il nemico da battere e lo spirito con cui porta avanti la sua politica monetaria: “Attualmente la politica monetaria ha un solo scopo: riportare tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2%. E noi ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo, costi quel che costi”. Non è finita, l’Eurotower terrà la barra dritta: “Non abbiamo ancora visto il pieno impatto dei rialzi cumulativi dei tassi decisi dallo scorso luglio, che ammontano a 400 punti base. Ma il nostro lavoro non è finito. A meno di un cambiamento sostanziale delle prospettive, continueremo ad aumentare i tassi a luglio”.
LAGARDE, LA GUERRA ALL’INFLAZIONE, I DUBBI DI TAJANI E SALVINI SULLA CORSA DEI TASSI
Quella contro il caro prezzi per la Bce è una guerra. “Abbiamo compiuto progressi significativi, ma di fronte a un processo di inflazione così persistente non possiamo esitare, e non possiamo ancora dichiarare vittoria”, ribadisce Lagarde. “Poiché siamo di fronte ad incertezza in merito alla persistenza dell’inflazione, il livello di picco dei tassi d’interesse – argomenta la presidente della Bce come se avesse previsto ogni reazione di contrarietà – dipenderà dalla situazione contingente in queste condizioni”. Per Lagarde, “è improbabile che nel prossimo futuro la Banca Centrale possa affermare con piena certezza che il picco dei tassi sia stato raggiunto. Per questo, la nostra politica dovrà essere decisa riunione per riunione, e dovrà rimanere dipendente dai dati”.
In effetti l’eurozona e la Germania sono in recessione, mentre in Italia “a giugno l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo e si posiziona sul livello più basso dallo scorso dicembre”, rivela l’Istat. Una flessione “determinata soprattutto dal peggioramento nel comparto manifatturiero e in quello del commercio al dettaglio, mentre nei servizi di mercato la riduzione della fiducia è più contenuta”.
LE CRITICHE DI ANTONIO TAJANI E MATTEO SALVINI
Tajani è stato altrettanto chiaro nel suo criticare: “Soprattutto non condivido gli annunci che vengono fatti in largo anticipo sull’aumento del tasso di interesse. Sono rimasto un po’ deluso” e “quando i tassi sono troppo alti si rischia la recessione e questo non deve assolutamente accadere”. Tajani fa dei distinguo: “Noi soffriamo di un’inflazione che non è dovuta a un fatto interno come negli Usa, allora sì che lì è giusto aumentare i tassi di interesse, ma la nostra è derivata da una questione che riguarda le materie prime, in modo particolare a causa della guerra”, ha proseguito Tajani.
Per il ministro degli Esteri italiano “oggi aumentare il costo del denaro significa mettere le imprese in difficoltà” e “non possiamo rinunciare all’occupazione. Quando i tassi sono troppo alti si rischia la recessione e questo non deve assolutamente accadere”.All’attacco, in coro, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Salvini. “La Banca Centrale Europea annuncia di voler alzare ancora i tassi, colpendo pesantemente famiglie e imprese e non favorendo la crescita”. Per il ministro leghista “una scelta insensata e dannosa, anche perché l’inflazione è stata causata dai prezzi dell’energia. La Lagarde ha un mutuo a tasso variabile? Sa di quanto stanno aumentando le rate?”.
E Salvini annuncia: “Chiederemo un incontro con il rappresentante italiano nel board della Bce”, vale a dire Fabio Panetta, giusto ieri designato in Cdm per la successione di Ignazio Visco alla guida della Banca d’Italia. Quello che non passa inosservato però è che in seguito all’intervento di Lagarde i mercati dopo un rallentamento hanno poi proseguito avviandosi verso una chiusura di giornata positiva, con Piazza Affari a +0,58%, e con lo spread rimasto stabile. Come se le piazze finanziarie avessero interpretato l’annuncio della numero uno della Bce come una conferma della sua strategia.
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