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di Domenico Marino*
La sfida dei prossimi anni è mettere gli individui, le aziende e le organizzazioni in condizione di costruire la propria affidabilità grazie alla valutazione della reputazione digitalizzata, documentata e tracciabile rappresentata da un rating.
L’interazione tra la AI (Intelligenza Artificiale) e il «rating reputazionale digitalizzato» pubblicato dal periodico online Crop news (cropnews.online) permette finalmente di misurare in modo oggettivo il grado di fiducia meritato in vari ambiti: penale, fiscale, civile, lavoro e impegno sociale, studi e formazione (solo per le persone fisiche).
Un’interessante applicazione in questo senso è nota come «Antimafia digitale» di cui ha scritto anche Il Quotidiano del Sud.
Un nuovo ed efficiente Modello organizzativo di gestione e controllo (Mogc) capace di individuare tempestivamente i rischi a cui aziende ed enti sono esposti e intervenire in maniera incisiva nel corso di tutta la loro vita, al fine di evitare qualsiasi «contagio» criminale.
E tutto ciò per rafforzare il sistema della prevenzione antimafia, salvaguardando la libertà d’impresa e il mantenimento dei livelli occupazionali, arginando in maniera risolutiva l’insediamento di fenomeni delittuosi nel tessuto economico, senza prevedere un’anticipata estromissione dei soggetti titolati alla gestione dell’attività. La nuova parola d’ordine è «bonificare» da tutto ciò che è illegale e/o dannoso a vario titolo, facendo così emergere dalla somma delle singole «reputazioni digitalizzate, documentate e tracciabili» la buona reputazione dei vari territori.
Sempre in relazione all’interazione tra la AI e il «rating reputazionale digitalizzato» bisogna considerare che il rating pubblicato da Crop news è suscettibile ai cambiamenti culturali e storici ed è ponderato nel tempo, cioè si evolve con il passare degli anni. Questo non è solo correlato ai nuovi fatti aggiunti, ma proprio all’idea che ogni fatto – documentato e tracciabile – deve essere valutato in una prospettiva storica.
La AI deve occuparsi di questo concetto analizzando i modelli storici dei fatti in tutta la «popolazione» (operatori economici, lavoratori dipendenti, consumatori e utenti) profilata su base volontaria e suggerendo azioni di perfezionamento sui «pesi» dell’algoritmo. Un esempio può essere utile: all’inizio degli anni ’60 nei paesi occidentali, quando si valutava che un dirigente fosse assunto da un’organizzazione (azienda o ente), lo stato civile era tanto rilevante quanto la carriera militare. E un divorzio o una separazione dalla moglie avrebbero potuto portare a una valutazione errata.
Oggi i divorzi e le separazioni sono invece così frequenti che nella maggior parte dei casi non sono più elementi rilevanti di giudizio, ai fini della valutazione di un dirigente per la sua assunzione.
La AI contribuisce a mantenere aggiornato e significativo l’algoritmo che presidia il «rating reputazionale digitalizzato» e le valutazioni risultanti. In conclusione l’AI deve essere quindi indirizzata soprattutto per estendere la misura del valore che assegniamo a un fatto attraverso l’analisi semantica o per prevedere cambiamenti culturali che propongono nuovi modi di interpretare e ponderare i fatti nel tempo, in chiave di sviluppo del «rating reputazionale digitalizzato».
Con decreto regionale del 23 dicembre 2020 è stato affidato il servizio di elaborazione del «Rating reputazionale digitalizzato, documentato e tracciabile» per la comunità della Regione Calabria all’associazione Crop news onlus – Cronache reputazionali oggettive personalizzate. Prende il via, dunque, il progetto «Calabria VIRTUTE (Valuable Identity and Reputation Technologically Unique Trusted Engine)» e grazie all’algoritmo proprietario Mevaluate Holding Ltd (mevhld.com), che considera solo documenti e certificati verificati nella rispettiva autenticità, saranno elaborati rating reputazionali di operatori economici (aziende, enti, professionisti), lavoratori, consumatori e utenti poi pubblicati sul periodico online Crop news. Con i rating reputazionali si promuove l’«economia comportamentale», mettendo in campo una nuova strategia per migliorare le decisioni sia di consumatori e utenti, sia di operatori economici, ricorrendo al «nudge, la spinta gentile», termine coniato da Richard H. Thaler, premio Nobel per l’economia 2017, con cui si intende «qualsiasi aspetto dell’architettura di scelta che altera il comportamento delle persone in modo prevedibile senza proibire alcuna opzione o cambiare significativamente i loro incentivi economici».
L’«economia comportamentale» con i rating reputazionali valorizza sicurezza, onestà, abilità, competenze e meriti. Con il Rating Reputazionale Crop News illeciti e inadempimenti finalmente perdono l’anonimato confluendo nella nuova centrale rischi «onlife» gestita dalla users community che con l’economia comportamentale incentiva la trasparenza, innalzando il livello di sicurezza nei rapporti di lavoro e personali, favorendo la deflazione del contenzioso, straordinariamente elevato in Italia e considerato elemento frenante dello sviluppo.
Inoltre, i giovani avranno, quindi, l’opportunità di mettersi alla prova, di approcciare con passione queste nuove realtà, di qualificarsi in due nuove professioni a numero chiuso e ad alto tasso di innovazione: Reputation Audit Manager (RAM) e Reputation and trust expertise representative (Rater), mediante l’iscrizione all’Associazione APART (apart-italia.com) vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della Legge n. 4/2013 (professioni non organizzate in ordini o collegi).
Ciò, per i giovani, per le imprese e per i cittadini, significherà incidere positivamente sulla Regione, determinare un profondo cambiamento sociale che a sua volta potrà significare una vera e propria rinascita morale. Il rating reputazionale digitalizzato è un’innovazione che serve alla Calabria e che può costituire uno dei punti di partenza per il rilancio dello sviluppo su basi nuove dell’economia regionale. Difatti, aumenterà anche il livello di fiducia fra imprese, cittadini e pubblica amministrazione.
L’instaurazione di rapporti di fiducia è, ormai, riconosciuto essere un elemento che aiuta lo sviluppo non solo economico, ma anche sociale ed etico di un territorio. La Calabria lo merita, e lo meritano anche i giovani calabresi a cui il futuro dovrà risultare finalmente entusiasmante.
Domenico Marino
Professore di Politica Economica, Università Mediterranea di Reggio Calabria
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