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Papa Francesco

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Papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro ha esortato alla preghiera e alla riflessione riguardo le guerre in Ucraina e Sud Sudan

ROMA – «Vi invito a pregare davanti al presepe perché il Natale del Signore porti un raggio di pace ai bambini del mondo intero, specialmente a quelli costretti a vivere i giorni terribili bui della guerra. Questa guerra in Ucraina che distrugge tante vite e tanti bambini».

Lo ha detto, al termine dell’Angelus, Papa Francesco che ha benedetto i Bambinelli del Presepe portati in Piazza San Pietro.

«L’Avvento – ha inoltre detto il Papa durante l’Angelus – è un tempo di ribaltamento di prospettive, dove lasciarci stupire dalla grandezza della misericordia di Dio. Un tempo in cui, preparando il presepe per il Bambino Gesù, impariamo di nuovo chi è il nostro Signore; un tempo in cui uscire da certi schemi e pregiudizi verso Dio e i fratelli; un tempo in cui, anziché pensare ai regali per noi, possiamo donare parole e gesti di consolazione a chi è ferito, come ha fatto Gesù con i ciechi, i sordi e gli zoppi».

PAPA FRANCESCO PREOCCUPATO OLTRE CHE PER L’UCRAINA ANCHE PER L’EVOLUZIONE IN SUD SUDAN

Il Papa ha quindi aggiunto: «La Madonna ci prenda per mano in questi giorni di preparazione al Natale e ci aiuti a riconoscere nella piccolezza del Bambino la grandezza di Dio che viene».

«Anche il più grande credente – ha ricordato il Pontefice – attraversa il tunnel del dubbio. E non è un male, anzi, talvolta è essenziale per la crescita spirituale: ci aiuta a capire che Dio è sempre più grande di come lo immaginiamo; le opere che compie sono sorprendenti rispetto ai nostri calcoli; il suo agire è diverso, supera i nostri bisogni e le nostre attese; e perciò non dobbiamo mai smettere di cercarlo e di convertirci al suo vero volto».

Inoltre, non è mancato durante l’Angelus un appello riguardante il Sudan: «Seguo con preoccupazione – ha sostenuto Papa Francesco – le notizie che giungono dal Sud Sudan circa i violenti scontri dai giorni scorsi, preghiamo il Signore per la pace e la riconciliazione affinché cessino gli attacchi».


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