La Lettonia torna in lockdown almeno fino al 15 novembre
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LA Lettonia torna in lockdown fino al 15 novembre. La gente non vuole chinarsi e la curva dei malati e dei morti sale, sale, sale. L’Italia guidata da Draghi è in questo momento di sicuro il Paese più severo. Nell’applicazione di tutte le leggi che una democrazia permette di usare è anche il più coerente e serio.
PAESE GUIDA
Malgrado il vociare delle minoranze tristi e furenti dei no-vax e dei no-green pass, l’Italia sta diventando ogni giorno di più un Paese guida anche per gli altri. I governi dei Paesi europei guardano all’esperimento italiano che era cominciato, se ricordate, malissimo.
Era cominciato con un governo che aveva sbandato, aveva concentrato i ricoveri negli ospedali senza conoscere i protocolli, si era affidato ad Arcuri che adesso è nei guai anche giudiziari per forniture di milioni di mascherine inutili o dannose, per la questione dei banchi a rotelle che sono anche dannosi perché possono prender fuoco.
Eravamo il Paese più infetto, persino più della Cina che non volle di meglio per sostenere che il virus era italiano, e che i laboratori di Wuhan erano totalmente innocenti per la diffusione del Covid-19, benché il premio Nobel francese Montagnier giurasse di aver letto pagine della sequenza del virus Hiv dell’Aids, per cui aveva preso il premio Nobel. È un tempo che sembra lontano anni.
Tutti i sondaggi indicano che la stragrande maggioranza degli italiani è favorevole alla vaccinazione ed è favorevole al Green pass, il quale costituisce semplicemente il certificato che prova il fatto che il suo possessore sia nelle migliori condizioni per avere a che fare con il suo prossimo, sia al lavoro che in famiglia o nella società, compresi treni, autobus e altri servizi pubblici.
MALCONTENTO E FOLLIA
Si è formata tuttavia un’area di malcontento e di follia in cui si sostiene che il vaccino contenga un microchip per poterci sia controllare che far morire e quest’area ha assunto dimensioni piuttosto attraenti per non destare l’attenzione dei partiti politici. Fratelli d’Italia ha assunto una posizione pericolosissima che adesso tenta di temperare mantenendo però e alimentando tutti i pregiudizi.
Quanto a Matteo Salvini, si trova a fare la spaccata tra due continenti che si allontanano: quello del governo e quello della minoranza che si autoalimenta di episodi folli, infiltrazioni di servizi segreti come perfettamente normale in un’epoca di possibile scontro con la Cina e anche grazie a una quantità di intellettuali, o a costruire sentenze contro uno Stato onnipotente e incurante delle libertà civili, che usa la forza con i deboli ma si arrende di fronte ai più forti. Nei talk show la l’area riottosa dubbiosa è regolarmente sovra rappresentata: in televisione il rapporto è di uno a uno.
Di conseguenza, la percezione che gli italiani hanno è che metà del Paese sia a favore e metà contro, con ulteriore percezione che la metà contro sia in fondo quella più libertaria, umana, ribelle agli eccessi della polizia e dunque al potere di uno Stato autoritario.
Inutile fare l’elenco dei talk show: sono tutti. Preparando lo show c’è il momento in cui si fa la scaletta, si scelgono gli ospiti, un grande lavoro di preparazione con la conduttrice, che nella loro mente costruiscono l’itinerario del dibattito dall’inizio alla fine con tutti i punti salienti destinati a suscitare la più grande attenzione, dunque gli ascolti, e naturalmente coloro i quali difendono le posizioni no vax e no card si sentono ionizzati, fortificati, vitaminizzati e coccolati perché non sembra loro vero di poter battersi con quelle persone odiose, portano numeri di laboratorio, mentre loro trovano molto più redditizia la bugia e la disinformazione contro l’informazione.
MISURE CONTRO LE BUGIE
La Lettonia chiude, ma ogni Paese potrebbe essere sull’orlo della chiusura. Nel Regno Unito, dopo il liberi tutti, l’insorgenza di nuovi casi ha costretto Boris Johnson a convocare gli esperti. Gli inglesi nella stragrande maggioranza rispettano le regole, pur restando attive le frange tumultuose in ogni Paese, a partire dagli Stati Uniti e dovunque sia possibile opporsi con l’uso della forza al rispetto delle regole. Ma l’Italia è oggi il Paese pilota e quello che offre risultati più confortanti.
Occorrerebbe che televisione e social non si sentissero autorizzati a barare, ma questo è impossibile. Però è fondamentale battersi perché la verità empirica sia nota. Poi verrà il giorno in cui – speriamo – il Parlamento vari misure contro la menzogna diffusa pubblicamente, ma questo forse sarà il compito della prossima generazione.
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