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39esimo presidente degli Usa, dal 1977 al 1981, Jimmy Carter si è spento a 100 anni. Nel 2002 venne Insignito del Nobel per la pace per il suo lavoro umanitario.
ROMA- Jimmy Carter, il 39esimo presidente degli Stati Uniti, è morto ieri, 29 dicembre 2024, nella sua casa a Plains, in Georgia, all’età di 100 anni. Carter, che ha vissuto più a lungo di qualsiasi altro presidente della storia, è morto domenica pomeriggio nella sua casa a Plains, in Georgia.
La Casa Bianca ha annunciato che il 9 gennaio sarà osservata una giornata di lutto nazionale in sua memoria. Inoltre ha ordinato che le bandiere fossero esposte a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici e militari per 30 giorni. Un periodo che include l’insediamento del presidente eletto Trump.
Tra i primi a guidare gli omaggi all’ex presidente degli Stati Uniti sono stati Biden e Donald Trump. Biden lo ha descritto come «un uomo di principi, fede e umiltà». Mentre Trump ha affermato che tutti gli americani hanno un «debito di gratitudine» nei confronti di Carter. «L’America e il mondo hanno perso uno straordinario leader, statista e umanitario», hanno affermato il presidente Biden e la first lady Jill Biden in una dichiarazione. «A tutti i giovani di questa nazione e a chiunque sia alla ricerca di cosa significhi vivere una vita con uno scopo e un significato, la bella vita, studiate Jimmy Carter, un uomo di principi, fede e umiltà», hanno aggiunto. «Ha dimostrato che siamo una grande nazione perché siamo un bravo popolo, onesto e onorevole, coraggioso e compassionevole, umile e forte».
MATTARELLA: «JIMMY CARTER HA CORAGGIOSAMENTE PERSEGUITO LA STRADA DELLA PACE»
Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, apprendendo la notizia ha inviato un messaggio al Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden. «Desidero porgere a Lei, signor Presidente, alla famiglia Carter e al popolo statunitense le più sentite condoglianze della Repubblica Italiana e mie personali». Ha scritto il presidente Mattarella. «Imprenditore e uomo politico profondamente legato alla sua Georgia natale. Jimmy Carter ha – proseguito Mattarella- rappresentato una figura capace di sincera identificazione con i più autentici valori della democrazia americana. Con lui scompare una figura che ha coraggiosamente perseguito la strada della pace e dell’affermazione dei diritti umani, tanto durante il mandato presidenziale quanto nei decenni successivi. Non a caso, agli importanti risultati diplomatici conseguiti negli anni alla Casa Bianca si è aggiunto, nel 2002, il Premio Nobel per la pace, quale riconoscimento dell’impegno di alto significato etico e politico da lui profuso tramite il Carter Center»
Carter è passato dall’essere un coltivatore di arachidi a diventare presidente per i democratici nel 1977. Prima di essere costretto a lasciare la Casa Bianca dopo un solo mandato di quattro anni quando Ronald Reagan ha ottenuto la vittoria alle elezioni successive. Lasciò la Casa Bianca con bassi indici di gradimento. Ma la sua reputazione è stata ripristinata attraverso il lavoro umanitario che gli è valso il premio Nobel per la pace.
QUANDO TRUMP DERISE L’UNICO MANDATO DELL’EX PRESIDENTE USA CARTER
Su Truth Social, Trump ha scritto: «Le sfide che Jimmy ha dovuto affrontare come presidente sono arrivate in un momento cruciale per il nostro Paese. E lui ha fatto tutto ciò che era in suo potere per migliorare la vita di tutti gli americani. Per questo, tutti noi gli dobbiamo un debito di gratitudine». Trump ha deriso l’unico mandato di Carter durante la campagna elettorale prima della sua vittoria alle elezioni presidenziali di quest’anno. In precedenza lo aveva descritto nel 2019 come: «È un brav’uomo. È stato un presidente terribile». Tump fece queste dichiarazioni dopo che Carter aveva definito Trump un «presidente illegittimo». Sostenendo che era stato aiutato a entrare alla Casa Bianca dall’interferenza russa nelle elezioni del 2016, cosa che Mosca e lo stesso Trump hanno sempre negato.
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