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Se c’è un Paese che preoccupa, per quel che riguarda la pandemia che ci avvolge, sono gli Stati Uniti. Un Paese che ha fallito quello che Paul Krugman – premio Nobel dell’economia – chiama il ‘marshmallow test’.

Il ‘marshmallow’ è un soffice cilindretto zuccheroso, che i bambini (americani, non sono sicuro che quelli italiani lo conoscano) prediligono. Ebbene, un famoso esperimento psico-sociologico mette un bambino di fronte a un marshmallow e a un dilemma: lo puoi mangiare subito, ma, se aspetti 15 minuti, ne avrai due. Ritardare la gratificazione, secondo il creatore dell’esperimento, lo psicologo Walter Mischel che insegnava alla Stanford University negli anni Sessanta, è segno di una volontà forte e di sicuro successo nella vita.

Per la verità, i risultati di Mischel sono stati contestati negli anni Novanta, ma tant’è. Quello che intendeva dire Krugman è che gli americani non hanno saputo aspettare che il virus fosse sotto controllo, hanno riaperto intempestivamente e oggi vedono i casi di Covid-19 esplodere al ritmo di 60mila e passa al giorno.

Naturalmente, la colpa è da dividere equamente fra l’americano medio – individualista e insofferente delle restrizioni – e la classe dirigente, personificata dal Presidente Trump, che non ha mai fatto mistero di voler riaprire il prima possibile: l’America, ha detto, non è fatta per chiudersi. Belle parole, ma compito dei leader è quello di spiegare dove sta il male minore, quando le alternative sono ambedue amare.

L’unica consolazione che gli Stati Uniti possono trarre dai dati impietosi sta nella mortalità. Come si vede dal grafico, il numero di decessi, in percentuale dei casi, sta rallentando. Un andamento, questo, che non è solo proprio degli Stati Uniti, lo si nota in molti altri Paesi. Le cause sono molteplici: con il diffondersi dei test, i casi di Covid-19 vengono scoperti prima che diventino gravi, e diventa quindi meno arduo curarli. Poi, i sistemi sanitari hanno imparato e le cure degli infetti si sono affinate. Ma la consolazione è magra. I morti negli Stati Uniti sono aumentati a 140mila e continuano ad aumentare, sia pure a ritmo rallentato.


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